Guerra in Ucraina, attacchi russi ogni mezz’ora nel Donetsk: nove morti in un condominio a Sloviansk
Si continua a combattere a ritmi incessanti in Donetsk. L'ultimo report dello Stato maggiore ucraino parla di attacchi russi lanciati ogni mezz'ora. La battaglia a Bakhmut prosegue, mentre non ci sono segnalazioni di tentativi delle truppe russe di avanzare nei sobborghi della città. Nelle ultime 24 ore le offensive dell'esercito di Mosca si sono concentrate nelle aree di Lyman, Bakhmut, Avdiïvka e Marin. Sempre nell'aggiornamento mattutino, le truppe di Kiev dicono che ieri sono morti 460 militari russi. Secondo quanto sostiene l'Ucraina, le vittime della Russia, a questo punto della guerra, sarebbero oltre 180mila.
Nel frattempo il numero delle vittime a Sloviansk, sempre nel Donetsk, è salito a nove. Ieri i bombardamenti russi hanno distrutto un condominio. I feriti, secondo quanto riportano le autorità locali, sono almeno 21. Oggi è stato recuperato il cadavere di una donna da sotto le macerie, ma i dispersi sono ancora almeno quattro. Il numero delle vittime civili è destinato a salire ancora.
Intanto il think tank statunitense Institute for the study of the war riporta un discorso fatto ieri dal fondatore della milizia privata Wagner, Yevgeny Prigozhin: secondo gli esperti americani sta creando le condizioni per sfruttare un eventuale fallimento militare russo, se la prevista controffensiva ucraina avrà successo.
"La prossima controffensiva ucraina ha più probabilità di successo che di fallimento – ha detto Prigozhin – lo Stato profondo russo è attualmente in crisi a causa degli insuccessi dell'esercito della Federazione nel garantire una vittoria in tempi rapidi". Secondo Prigozhin, i membri di questo Stato profondo, inseriti nella burocrazia russa, hanno intenzione di sabotare il successo russo nella guerra, perché cercano di riprendere la loro vita privilegiata e confortevole. Perciò, sempre secondo quanto riportato dalle fonti americane, Prigozhin ha detto che questi "nemici interni" spingeranno Putin a fare "gravi concessioni" e "tradire gli interessi russi".