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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, allarme su Zaporizhzhia: dipendenti russi lasciano la centrale nucleare

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie di lunedì 3 luglio, 100 dipendenti russi hanno lasciato la centrale nucleare mentre intensi combattimenti si registrano a est e sud. Wagner sospende il reclutamento, Mosca: “Nessun rischio per il fronte”.
A cura di Antonio Palma
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La guerra in Ucraina prosegue senza tregua. Sono intensi i combattimenti tra russi e ucraini sia nell’est sia nel sud del Paese. Secondo Kiev, le forze ucraine stanno avanzando nel sud dove è in corso l’offensiva ma i russi avrebbero contrattaccato nell'est del paese dove in queste ore si registrano aspri combattimenti attorno ad alcune città come Avdiivka, Mariinka, Lyman,  Svatove e la strategica città collinare di Vuhledar, vicino a Backmut.

"Ovunque sono in corso feroci combattimenti", ha dichiarato il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Maliar. Bombardamenti russi con artiglieria, invece, sulla città meridionale di Kherson dove i due eserciti si fronteggiano separati dal fiume Dnipro. Raid russo anche sulla città di Kostyantynivka nel Donetsk. Colpita dagli ucraini la regione di Belgorod. Secondo lo Stato maggiore ucraino in una settimana le forze di difesa dell'Ucraina avrebbero eliminato circa 5mila soldati russi e distrutto 154 sistemi di artiglieria.

Allerta per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

Intanto è allerta per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi dallo stesso presidente ucraino Zelensky, il sindaco della città, Dmytro Orlov, ha annunciato che almeno cento dipendenti russi hanno lasciato la centrale nei giorni scorsi. Come ha spiegato il primo cittadino a Radio Ucraina, si tratta di lavoratori di Rosatom, l'azienda pubblica russa attiva nel settore dell'energia nucleare che aveva presa il controllo della centrale dopo l’occupazione russa della città di Energodar. Anche alcuni dei collaboratori ucraini che hanno firmato contratti con Rosatom hanno lasciato la città.

Mosca: Dopo l'abbandono di Wagner nessuna nuova  mobilitazione

In Russia intanto tiene ancora banco il caso Wagner. Dopo la fallita rivolta di Prigozhin e il ritiro dall’Ucraina, il gruppo di mercenari ha annunciato che il reclutamento di nuovi membri verrà sospeso per un mese "in relazione alla temporanea mancata partecipazione della all'operazione militare speciale e al trasferimento nella Repubblica di Bielorussia". “Il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto” ha assicurato però il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov, aggiungendo: “Al momento dell'ammutinamento non c'erano combattenti Wagner in prima linea poiché erano tutti nelle retrovie. La resistenza alla controffensiva ucraina è stata condotta praticamente senza il loro coinvolgimento. Ad oggi non vi è alcun rischio di calo del potenziale di combattimento, sia nella prospettiva di medio che di lungo termine”. Per questo "Non c'è bisogno di organizzare un'altra ondata di mobilitazione oggi e non ce ne sarà nel prossimo futuro".

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