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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, allarme aereo su Kiev e Odessa. Zelensky chiede a Biden vertice globale di pace

Mentre continuano gli attacchi russi in Ucraina, con l’allarme anti aereo che ha risuonato questa mattina su numerose città, inclusa Kiev, il presidente Zelensky ha chiesto in una conversazione telefonica con Joe Biden “un vertice globale per la pace”. In arrivo dagli Usa nuovo pacchetto di sicurezza.
A cura di Ida Artiaco
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Il presidente ucraino Zelensky.
Il presidente ucraino Zelensky.
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Un vertice globale per la pace in Ucraina: è questa la richiesta avanzata dal presidente Volodymyr Zelensky nel corso di un colloquio telefonico avuto nelle scorse ore con il collega americano Joe Biden.

Il numero uno di Kiev, mentre continuano i combattimenti sul campo, ha esortato l'inquilino della Casa Bianca "a fare tutto il possibile per aiutare a proteggere la popolazione civile ucraina e le sue infrastrutture critiche".

Nuovo pacchetto di sicurezza dagli Usa a Kiev

Nella telefonata con Zelensky, Biden ha parlato anche dei recenti pacchetti di aiuti Usa a Kiev, sottolineando come gli States stiano "dando priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina", mentre continuano gli attacchi russi alle sue infrastrutture cruciali.

Da parte sua, anche Zelensky ha definito "fruttuosa" la conversazione con Biden: "Ho espresso gratitudine per un altro pacchetto di sicurezza. Abbiamo discusso di ulteriore cooperazione in materia di difesa, protezione e manutenzione del nostro settore energetico. Posizioni coordinate alla vigilia del vertice online del G7. La leadership americana resta salda", ha scritto su Twitter.

Allarme aereo sull'Ucraina: paura per nuovi attacchi

Intanto, l'allarme aereo è tornato a suonare nelle prime ore del mattino nella capitale Ucraina di Kiev e in diverse regioni del Paese. Secondo il servizio di allarme antiaereo, citato dalla Tass, le sirene dei raid aerei sono risuonate nella capitale e nelle regioni di Kiev, Cherkassk, Vinnitsa, Kirovograd, Nikolayev, Zhitomir, Odessa e Kharkov.

Le forze ucraine hanno inoltre respinto nelle ultime 24 ore gli attacchi russi vicino a 11 villaggi nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell'est del Paese, secondo quanto ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell'esercito, come riporta Unian.

Lo Stato Maggiore ha aggiunto che i russi hanno lanciato due attacchi missilistici contro le infrastrutture civili della città di Konstantinovka, nel Donetsk, 11 attacchi aerei contro le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, oltre a più  di 60 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo sulle infrastrutture civili della città di Kherson e sulle postazioni delle truppe ucraine.

Gestore energia: "Ripristinate le strutture colpite"

Una parziale, buona notizia arriva dall'ambito energetico: a partire da ieri sera le squadre di emergenza ucraine hanno ripristinato la maggior parte delle strutture generatrici di energia del Paese colpite nelle scorse settimane dai raid russi.

È quanto ha annunciato Volodymyr Kudrytskyi, presidente del consiglio di amministrazione di Nec Ukrenergo, in un commento a Suspilne, secondo quanto riferisce Ukrinform. Restano fuori uso le strutture colpite dall'attacco missilistico russo del 5 dicembre.

"Per quanto riguarda le centrali termiche, la loro capacità di generare elettricità è ancora sotto capacità, rimanendo inferiore a quella che avevano all'inizio della scorsa settimana prima del massiccio attacco. Hanno bisogno di più tempo per riprendere le loro operazioni", ha spiegato l'amministratore delegato di Ukrenergo, che prevede inoltre di avere nuove unità di potenza da TPP collegate alla rete questa settimana. La situazione nel sistema elettrico ucraino è grave, ha precisato, ma resta gestibile.

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