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Guerra in Libia: il futuro di Gheddafi è altrove?

Nelle ultime ore è venuta fuori la notizia di un possibile compromesso tra Gheddafi e i ribelli. Al momento, però, anche l’ipotesi di una partenza del colonnello è tutt’altro che scontata.
A cura di Alfonso Biondi
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Guerra in Libia

Se ne parla sempre meno ma in Libia la guerra c'è ancora. Al centro dell'attenzione, come al solito, il colonnello Muammar Gheddafi. La sua uscita di scena sembra ancora lontana ma, forse, un compresso tra lui e i ribelli è possibile e potrebbe essere il seguente: il Raìs potrà restare in Libia alla condizione che non partecipi al governo della nazione.

L'ipotesi rappresenta un'alternativa molto credibile al perdurare delle ostilità ed è stata lanciata dal portavoce dei ribelli Mahmoud Shamam che, in un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro, ha dichiarato che sono in corso contatti indiretti col regime. La posizione del Ctn, sebbene si sia ammorbidita (forse anche in seguito alla scarsità di risorse a disposizione), resta però la stessa: "E' assolutamente escluso che Gheddafi o altri membri della sua famiglia partecipino a un futuro governo. Stiamo comunque discutendo con loro il meccanismo di una sua partenza"- ha dichiarato Mahmoud Shamam.

Un partenza che, tuttavia, pare non escludere lo stesso Gheddafi. Il Wall Street Journal, citando fonti dell'intelligence americana, ha infatti sottolineato che il Colonnello starebbe meditando di lasciare il Paese a causa dei continui raid aerei della Nato e dell'avanzamento delle forze dell'opposizione. Sui tempi del trasferimento, però, non si sa nulla e la notizia non trova conferme nell'entourage del colonnello.

Per l'ex ambasciatore libico all'Onu ed ex ministro degli Esteri Abdulrrahman Shalgam, ora passato ai libelli, il colonnello lascerà la Libia nel giro di 2 o 3 settimane. Il diplomatico, intervistato da Maurizio Caprara per Corriere.it, ha dichiarato che Gheddafi starebbe trattando con alcuni Paesi africani al fine di evitare il processo al Tribunale internazionale dell'Aia e di mantenere il proprio patrimonio. Ma bisogna sempre stare in guardia: "Gheddafi è un uomo pericoloso: prima di lasciare Tripoli non so cosa farà. Conto sulla forza del popolo di Tripoli, che non ha la mentalità delle tribù ma possiede una cultura pacifica"- ha dichiarato Abdulrrahman Shalgam.

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