Guerra in Libia, i ribelli riconquistano la Tripolitania. Gheddafi chiede il cessate il fuoco
Continua l'avanzata trionfale delle forze ribelli anti-governative nella guerra in Libia sotto la protezione dell'operazione militare “Odissea all'Alba” guidata dalla Nato per la protezione dei civili dal regime di Muammar Gheddafi. Sono tornate sotto il controllo ribelle la città di Brega e alcuni avamposti della Tripolitania come Uqayla, piccolo villaggio a 110 chilometri da Ajdabiya, ora le forze si dirigono al porto petrolifero di Ras Lanuf, dove si è verificata nelle settimane scorso una feroce repressione da parte dell'aviazione militare ancora fedele al colonnello.La guerra civile in Libia è appena all'inizio.
Pesanti raid aerei nella giornata di sabato da parte delle forze della coalizione Onu hanno distrutto numerosi mezzi pesanti in dotazione all'esercito di Muammar Gheddafi. Ieri è tornata sotto il controllo degli insorti la città di Ajdabiya, che poi si erano diretti verso il porto strategico di Brega.
Piegato dal bombardamento alleato e dall'avanzata dei ribelli, il regime di Gheddafi torna a chiedere – per la terza volta dall'inizio delle operazioni militari – il cessate il fuoco e l'indizione di una riunione d'urgenza con i vertici del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il protavoce del governo di Tripoli, Mussa Ibrahim, ha affermato che gli attacchi occidentali stanno uccidendo soldati e civili, in particolar modo sulla strada tra Agedabia e Sirte: “Stanotte i raid aerei continuano a pieno ritmo. Stiamo perdendo molte vite, soldati e civili”.
Al Palazzo di Vetro viene chiesto di indire una tregua e una riunione dei vertici, in quanto l'operazione “Odissea all'Alba” sta indebolendo molto il regime del Rais, tanto le forze ribelli – date per spacciate alla vigilia dell'attacco occidentale – stanno riconquistando il paese a una velocità stupefacente. Sono i caccia francesi i più attivi sul cielo della Libia: stanotte hanno distrutto cinque aerei e due elicotteri dell'esercito lealista a Zindan e Misurata.