Guerra a Gaza, Oms: “Raggiunto accordo su pause umanitarie per vaccinazioni antipolio nella Striscia”
È stato raggiunto l'accordo per "pause umanitarie" localizzate per la vaccinazione antipoliomielite a Gaza. Ad annunciarlo è stato il rappresentante dell'Oms per i Territori palestinesi occupati, Rik Peeperkorn, rivolgendosi ai giornalisti dell'Onu.
Le autorità israeliane hanno concordato una "pausa umanitaria" di tre giorni per diverse ore al giorno in modo da consentire l'inizio dall'1 settembre della campagna di vaccinazione dei bambini contro la poliomielite, ha spiegato Peeperkorn. La campagna inizierà nella parte centrale di Gaza con l'obiettivo di vaccinare più di 640mila bimbi in tutta la Striscia.
Poche ore prima Hamas aveva accettato la tregua, come riportato dal sito di informazione Al Araby al Jadeed. Ieri sera l'ufficio del primo ministro aveva negato di aver autorizzato la tregua, ma confermava di aver approvato "la designazione di alcune aree nella Striscia".
Il portavoce di Hamas, Jihad Taha, aveva dichiarato in un'intervista che il gruppo fondamentalista palestinese stava esortando tutte le parti a portare avanti l'iniziativa di tregua temporanea, sostenendo che a Israele non doveva essere consentito "eludere o procrastinare e mettere in atto alternative specificando i luoghi in cui avviare il processo di vaccinazione e non impegnandosi in alcuna tregua umanitaria".
Al Jadeed citava fonti egiziane anonime che si aspettavano che una tregua entresse in vigore entro pochi giorni e durasse dai 3 ai 5 giorni, escludendo i luoghi della Striscia in cui opera l'Idf. La tregua, che sarebbe stata discussa da Egitto e Stati Uniti la scorsa settimana, sarebbe indipendente da qualsiasi altro accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco.
L'Onu, insieme all'Unicef, si sta preparando a vaccinare i bambini dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che un neonato di 10 mesi è rimasto paralizzato dal poliovirus di tipo 2. La Striscia era libera dal virus della polio da 25 anni.
Si tratta di una operazione importante, dal momento che il contagio potrebbe presto interessare anche i paesi vicini. A favorire l'insorgere di patologie come questa c'è l'ingestione di acqua contaminata. E le difficoltà dei civili palestinesi nel disporre di acqua pulita e potabile sono dovute principalmente alla devastazione da parte dell'esercito israeliano dei sistemi idrici di Gaza.