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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra a Gaza, veto Usa alla risoluzione Onu per il cessate il fuoco. Raid Israele su Palmira: 36 morti

Gli Stati Uniti fanno sapere: “Per la fine della guerra serve il rilascio degli ostaggi”. Intanto il nuovo di leader di Hezbollah minaccia Israele. “Dopo i sanguinosi raid su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv”.
A cura di Biagio Chiariello
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Gli Stati Uniti hanno posto il veto sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, redatta dai 10 membri non permanenti, che chiedeva "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" a Gaza, "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi" e "un accesso sicuro e senza ostacoli per l'assistenza umanitaria su larga scala", inclusa la parte nord dell'enclave palestinese.

Il testo ha ottenuto 14 voti favorevoli e, appunto, il veto degli Stati Uniti.

"Gli Usa hanno lavorato per settimane in buona fede per evitare questo risultato. La fine durevole della guerra a Gaza necessita il rilascio degli ostaggi, questi due aspetti sono collegati in maniera inseparabile". Così il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood ha commentato il ‘no' americano. "Il testo avrebbe inviato il messaggio sbagliato alle parti, e cioè che la strategia di Hamas è vincente – ha aggiunto – Non è Israele che si mette in mezzo all'accordo per la tregua, ma Hamas".

Tensione tra Hezbollah e Israele

Intanto il nuovo di leader di Hezbollah minaccia Israele. "Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv". Lo ha detto il segretario generale Naim Qassem in un discorso trasmesso in tv. "Israele ha attaccato il cuore di Beirut, quindi deve aspettarsi che la risposta avvenga nel centro di Tel Aviv. Deve pagarne il prezzo", ha aggiunto.

Ha poi fatto sapere che il gruppo sciita filo-iraniano non accetterà alcun accordo con Israele che violi la "sovranità" del Libano.

In precedenza il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha fatto sapere che Israele sta premendo per ottenere la possibilità di monitorare Hezbollah e intervenire contro di esso in qualsiasi accordo sul cessate il fuoco."La condizione per qualsiasi soluzione politica in Libano è la preservazione della capacità di intelligence e la preservazione del diritto dell'esercito israeliano di agire e proteggere i cittadini di Israele da Hezbollah", ha affermato.

 Raid israeliano su Palmira, in Siria: 36 morti

Il bilancio provvisorio degli attacchi aerei israeliani nella Siria centrale, nella zona delle rovine romane di Palmira, è di 36 vittime e circa 50 feriti. Lo riferisce l'agenzia governativa locale Sana, citando fonti militari, sebbene non sia possibile verificare in modo indipendente queste informazioni. Altre fonti parlano invece di 11 morti.

Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, l'IDF ha condotto tre attacchi separati nella regione di Palmira, colpendo postazioni e depositi di armi appartenenti a forze afghane e irachene filo-iraniane, presenti da anni nella zona.

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