Guerra a Gaza, Trump chiede a Netanyahu un cessate il fuoco entro il 20 gennaio
Le forze armate israeliane hanno emesso un nuovo ordine di evacuazione per i civili del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, imponendo loro di raggiungere la cosiddetta "zona umanitaria" di Mawasi, sulla costa. Avichay Adree, portavoce dell'IDF, ha affermato che gruppi di combattenti della resistenza palestinese hanno lanciato razzi nell'area, di conseguenza è stato chiesto ai non belligeranti di abbandonarla per dirigersi in un luogo presumibilmente più sicuro.
Secondo l'ONU, circa l'80,5 per cento del territorio di Gaza è sotto ordini di evacuazione attivi emessi da Israele e circa il 90 per cento degli oltre due milioni di abitanti di Gaza sono stati sfollati a causa degli attacchi israeliani, molti dei quali più volte. In questo momento circa un milione di palestinesi vivono in condizioni drammatiche, in fragili rifugi di fortuna senza cibo, farmaci ed acqua potabile ad al-Mawasi, una zona che Israele ha ripetutamente dichiarato "sicura", ma che in verità viene ripetutamente presa di mira da bombardamenti che provocano innumerevoli vittime.
Nel frattempo, mentre nella Striscia di Gaza continuano i massacri, sono in corso in Qatar trattative per il rilascio di 33 ostaggi israeliani da parte di Hamas. Lo ha confermato un alto funzionario israeliano citato dal quotidiano Yedioth Ahronoth, spiegando che il corrispettivo numero di ostaggi palestinesi che lo stato ebraico dovrà rilasciare sarà determinato solo in seguito. "Questa volta c'è ottimismo e l'accordo sembra più vicino che mai", ha detto il funzionario.
Il capo del Comitato per i prigionieri palestinesi Kadora Fares ha tuttavia dichiarato che, come parte dell'accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani che sta prendendo forma, nella prima fase dell'intesa dovrebbero essere rilasciati più di 3mila detenuti palestinesi. Lo riferisce Ynet. Secondo Fares, saranno liberati anche 200 prigionieri ergastolani palestinesi, minorenni, donne e detenuti malati.
I media israeliani, tra cui Channel 12, hanno inoltre riferito che l'inviato del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato a sorpresa in Israele con un messaggio secondo cui è necessario raggiungere un accordo prima dell'insediamento del 20 gennaio. Steve Witkoff – questo il nome dell'emissario di Washington – è poi volato in Qatar per partecipare alle trattative in corso per il rilascio degli ostaggi. Witkoff sarà affiancato da una delegazione israeliana di alto livello. Secondo quanto riportato dai media di Tel Aviv, Witkoff ha dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu, durante il loro incontro, che il Presidente eletto degli Stati Uniti vuole un accordo sul rilascio di ostaggi entro il suo insediamento, il 20 gennaio.