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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra a Gaza: secondo gli Usa il bombardamento israeliano a Rafah non ha superato la linea rossa di Biden

Proseguono gli attacchi dell’Idf dopo il massacro di domenica 26 maggio a Tel al-Sultan, nel quartiere nord-occidentale di Rafah. Intanto gli Stati Uniti avvertono: “Il bombardamento israeliano a Rafah non ha superato la linea rossa di Biden”. E su Israele il portavoce Kirby precisa: “La nostra politica non cambia”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Oltre un milione di persone hanno lasciato Rafah”, ma nella città nel sud di Gaza sono presenti “ancora diverse centinaia di migliaia” di civili. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ribadendo che “finora” le forze israeliane non hanno lanciato alcuna “grande operazione di terra” contro la città.

E nonostante il raid di domenica sulla stessa Rafah “la nostra politica non cambia”, ha aggiunto Kirby nel briefing con la stampa. “’È appena successo, gli israeliani investigheranno”, ha sottolineando precisando comunque che la Casa Bianca “non si vuole girare dall’altra parte” su quello che è successo. E ancora: "Israele ha il diritto di combattere Hamas ma ha anche il dovere di proteggere i civili innocenti".

L'amministrazione Biden ha inoltre precisato come il bombardamento della tendopoli di sfollati “non ha superato la linea rossa” cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha vincolato la prosecuzione degli aiuti militari a Israele.

Ma dopo il raid è avvenuto lo scorso 26 maggio, a Tel al-Sultan, nel quartiere nord-occidentale di Rafah, l'Idf non si è fermato: truppe e tank israeliani sono stati visti nel centro di quella che è l'ultima città del sud della Striscia su cui da settimane si concentrano le operazioni di guerra. A darne notizia sono stati residenti locali ripresi dalla Reuters e altri media;

E nuovi attacchi aerei israeliani avrebbero ucciso almeno 37 persone, la maggior parte delle quali rifugiati accampati nelle tende, fuori dalla città – colpendo quindi la stessa area del bombardamento di domenica – secondo le testimonianze degli operatori del pronto soccorso e dei funzionari ospedalieri.

Sette dei morti erano in tende accanto a una sede delle Nazioni Unite, a circa 200 metri dal luogo del massacro di domenica. "È stata una notte di orrore", ha detto Abdel-Rahman Abu Ismail, un palestinese di Gaza City che si è spostato a Tel al-Sultan da dicembre.

Un testimone, Ahmed Nassar, racconta che l'attacco ha ucciso le sue quattro cugine, alcuni dei loro mariti e molti bambini.

Tuttavia l'esercito israeliano ha indicato come l'incendio di domenica nella tendopoli possa essere stato causato da esplosioni secondarie, forse provocate dalle armi dei militanti palestinesi.

Munizioni prodotte negli Stati Uniti sono state utilizzate domenica nell'attacco israeliano contro un campo profughi a Rafah che ha provocato 45 morti. E nel frattempo da un'analisi della Cnn che ha visionato video del bombardamento di domenica e sentito esperti di armi esplosive, viene fuori come munizioni prodotte negli Stati Uniti siano state utilizzate domenica nell'attacco israeliano.

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