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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra a Gaza, sforzi per i negoziati, Hamas: “Punto centrale è ritiro di Israele dal Corridoio Philadelphia”

Oggi e domani al Cairo gli incontri per i negoziati di pace a Gaza. Hamas non parteciperà al tavolo, ma il suo vice capo Khalil al Hayya sarebbe comunque arrivato nella capitale egiziana. Condizione necessaria per il cessate il fuoco, secondo Hamas, è il ritiro di Israele dal Corridoio Philadelphia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si terranno oggi e domani al Cairo due nuovi round di colloqui per arrivare a una tregua tra Israele e Hamas dopo che a Gaza sono morte 40.334 persone in 10 mesi. A riproporre con una certa urgenza i negoziati, la diagnosi di due casi di poliomielite in due bambini rispettivamente di 10 mesi e 10 anni. Le delegazioni si incontreranno nella capitale egiziana. Vi saranno il direttore della Cia William Burns, il coordinatore per il Medio Oriente della Casa Bianca, Brett McGurk, il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, insieme ai leader di Egitto naturalmente e Qatar.

Il numero 2 di Hamas è arrivato al Cairo, sede dei colloqui per il cessate il fuoco, ma la sua partecipazione al tavolo delle trattative resta incerta. L'argomento principale della discussione è il cosiddetto Corridoio Philadelphia, zona cuscinetto tra la Striscia e Israele. Fino a oggi, quello era l'unico accesso a Gaza non controllato da Tel Aviv, ma Israele lo ha occupato e vuole mantenerne il controllo.

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Secondo il canale egiziano al Red, Israele sarebbe "pronto a ritirarsi da cinque degli otto punti di sicurezza lungo il Corridoio Philadelphia al confine tra l'Egitto e Gaza". Come seconda condizione per un accordo tra le due parti, Israele ha chiesto la liberazione di 5 ostaggi vivi a settimana. Hamas invece vorrebbe che Israele ritirasse le sue forze armate da tutto il territorio occupato di Gaza, compresa la zona di confine con l'Egitto ora usurpata. Il team negoziale di Hamas si sarebbe presentato al Cairo con Khalil al Hayya, vice capo dell'organizzazione. Non è chiaro se prenderà parte ai colloqui di oggi, ma Hayya, che vive a Doha, potrebbe partecipare indirettamente ai negoziati.

Dall'altra parte, il presidente Usa Joe Biden avrebbe avuto colloqui con l'Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani del Qatar e secondo quanto reso noto dalla Casa Bianca, i due avrebbero discusso dell'urgenza di concludere l'accordo per un cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e il rifornimento dei soccorsi salvavita ai civili palestinesi a Gaza. Il presidente americano avrebbe avuto una conversazione sullo stesso tema anche con  il presidente dell'Egitto Abdel-Fattah El Sisi, resa nota in un altro comunicato della Casa Bianca.

Per raggiungere un eventuale accordo, la condizione necessaria per Hamas sarebbe l'abbandono da parte di Israele del Corridoio Philadelphia. "L'organizzazione mantiene le sue condizioni e rifiuta qualsiasi presenza israeliana in quella zona – ha dichiarato un funzionario di Hamas al quotidiano A Sharq Al Awast, pubblicato a Londra in lingua araba -. Il ritiro completo di Israele dalla zona è una condizione per il completamento di qualsiasi accordo".

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