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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra a Gaza, Egitto: “Hamas ha accettato proposta Israele”. Netanyahu: “Tregua solo a nostre condizioni”

Sono 22 i morti nella Striscia di Gaza solo nelle ultime 12 ore, dopo raid di Israele sui campi profughi di Nuseirat e Bureij e su Rafah e Khan Yunis. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken: “Spetta ad Hamas accettare accordo per cessate il fuoco”.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano i bombardamenti sulla striscia di Gaza. Da ieri sera il bilancio delle vittime è aumentato di ben 22 unità. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha affermato che almeno 12 persone, tra cui donne e bambini, sono morte e diverse altri sono rimaste ferite in una serie di raid che stamattina hanno colpito le zone di Khan Yunis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Nelle scorse ore almeno altre dieci persone avevano già perso la vita in attacchi sui campi profughi di Nuseirat e Bureij, sempre secondo la Wafa. A ieri bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 36.439 morti e 82.627 feriti, stando agli ultimi dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

Non solo. Attacchi israeliani si sono verificati anche in Siria. Almeno 12 combattenti filo-regime sono stati uccisi in un attacco israeliano notturno che ha preso di mira una fabbrica vicino ad Aleppo. Lo ha riferito una ONG. "Almeno 12 combattenti filo-iraniani, di nazionalità siriana e straniera, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su una postazione nella città di Hayyan, a nord di Aleppo, provocando forti esplosioni in una fabbrica", ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

Intanto, continuano i lavori diplomatici per arrivare ad un cessate il fuoco permanente e al rilascio degli ostaggi. Nei giorni scorsi il presidente Usa Joe Biden aveva presentato la proposta di Israele per lo stop alla guerra, una vera e propria roadmap divisa in tre fasi che si concluderebbe con la ricostruzione di Gaza. Secondo quanto reso noto dal ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry, oggi in visita a Madrid, "Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele". Ma si aspettano conferme.

Già il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nelle scorse ore era tornato sull'argomento, accogliendo "con favore la volontà di Israele di raggiungere un accordo e ha affermato che spetta ad Hamas accettarlo", aveva detto il suo portavoce Matthew Miller dopo una telefonata del capo della diplomazia Usa con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. I due funzionari si sono sentiti per discutere "la proposta di raggiungere un cessate il fuoco totale" nell'enclave palestinese in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, secondo Miller.

Blinken aveva inoltre sottolineato che la proposta "promuoverebbe gli interessi di sicurezza a lungo termine di Israele" e aprirebbe la possibilità "per una maggiore integrazione nella regione", riaffermando al contempo il forte impegno di Washington per la sicurezza di Israele.

Sempre sul possibile accordo il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo davanti alla commissione per gli Affari esteri e la Sicurezza della Knesset ha precisato che "l'affermazione secondo cui abbiamo concordato un cessate il fuoco senza che le nostre condizioni fossero soddisfatte non è vera". Secondo una fonte politica, nel suo intervento, Netanyahu ha spiegato che Israele non si è impegnato a porre fine alla guerra senza il raggiungimento dei suoi obiettivi e cioè, l'eliminazione delle capacità militari e di governo di Hamas nella Striscia di Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e il fatto che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Il primo ministro ha inoltre aggiunto che lo schema proposto consente a Tel Aviv di riprendere i combattimenti in qualsiasi momento. 

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