Guerra a Gaza: raid israeliani nella notte, decine di vittime sulla Striscia e in Libano
Si contano altre vittime nella Striscia di Gaza e in Libano a causa di raid israeliani avvenuti nella notte. L’ultimo bilancio parla di almeno 16 morti nel centro della Striscia: palestinesi che sono stati uccisi nel raid del Forze di difesa di Israele (Idf) che ha colpito la zona di Zawaida. A riportare l'ultimo bilancio è l'agenzia di stampa palestinese "Wafa", che riferisce che nell'attacco molte persone sono rimaste ferite.
Quindici vittime apparterrebbero tutte alla stessa famiglia, secondo i servizi di soccorso locali. E tra loro ci sarebbero nove bambini e tre donne. Il portavoce Mahmud Bassal ha precisato all'Afp che è stata sterminata la famiglia Ajlah, la cui casa è stata colpita dagli israeliani.
I caccia israeliani hanno colpito tende degli sfollati nella cittadina di Al-Zawaida, nella parte centrale della Striscia. Colpito anche il quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, dove è stato colpito un edificio residenziale con almeno un morto accertato.
Il raid in Libano: "Colpito deposito Hezbollah"
Altri morti si contano in Libano. Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato il raid notturno nella zona di Nabatieh, nel sud del Libano, precisando che ad essere preso di mira è stato un deposito di armi di Hezbollah.
Secondo fonti libanesi 9 persone sono state uccise. Fra i morti, fa sapere il ministero di Beirut, ci sono una donna e i suoi due bambini. Inoltre vi sarebbero almeno 5 feriti, 2 dei quali sono in condizioni critiche. I militari israeliani – rende noto il Times of Israel – hanno anche precisato di aver colpito edifici usati da Hezbollah nei villaggi di Hanine e Maroun al-Ras.
Forze Israele ordinano di evacuare zona di Al Maghazi
L'esercito israeliano ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per i cittadini della Striscia. Lo si apprende da una nota diffusa su X dal portavoce in lingua araba delle Forze di Difesa di Israele (Idf), Avichay Adraee, che ha chiesto di lasciare l'area di Al Maghazi per dirigersi verso la "zona umanitaria" designata da Israele. "Considerando il continuo lancio di razzi da parte di Hamas e di organizzazioni terroristiche dalla vostra zona, le Idf agiranno contro questi elementi terroristici con forza e immediatezza", ha scritto Adraee.
I negoziati per un cessate il fuoco a Gaza, Biden: "Progressi significativi", Hamas frena
Sul fronte negoziati, si chiusi ieri pomeriggio i colloqui in corso da due giorni a Doha. Se Hamas frena, Israele conferma invece le affermazioni degli Stati Uniti secondo cui ci sarebbero stati progressi significativi verso il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. I negoziatori israeliani sarebbero riusciti a colmare le lacune sui punti di contesa rimanenti con i mediatori.
Il presidente Biden ieri ha parlato, in due telefonate distinte, con il presidente egiziano al Sisi e l'emiro del Qatar per discutere dei "progressi significativi" verso una tregua a Gaza.
Anche oggi però un alto funzionario di Hamas ha liquidato come "illusione" l'ottimismo del presidente americano. "Dire che ci stiamo avvicinando a un accordo è un'illusione", ha affermato Sami Abu Zuhri, membro dell'ufficio politico di Hamas. "Non siamo davanti a un accordo o delle vere negoziazioni, ma piuttosto all'imposizione di diktat americani". ha denunciato.