Guerra a Gaza, Netanyahu: “Giusto il veto Usa al cessate il fuoco, lotta ad Hamas non si ferma”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rotto il silenzio sul veto espresso dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco a Gaza, definendolo "giusto".
"Gli altri Paesi devono comprendere – ha aggiunto – che è impossibile sostenere l'eliminazione di Hamas da una parte, e dall'altra fare appello per lo stop della guerra che impedirebbe quella eliminazione". Israele – ha concluso – "proseguirà la sua giustificata guerra volta all'eliminazione di Hamas e per raggiungere il resto degli obiettivi che sono stati stabiliti".
Sulla durata della guerra contro Hamas si è espresso anche il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, che in un'intervista televisiva a Channel 12 ha detto che "gli americani non hanno fissato alcuna scadenza" e che la durata delle operazioni non può essere quantificata in "settimane e "non sono sicuro che possa essere misurata in mesi".
Hanegbi ha aggiunto che – a suo dire – il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è deciso a far combattere i suoi miliziani fino alla fine. "Ma se lo uccidiamo, e questo è il piano, è possibile che la leadership che gli succederà capisca che per evitare il suo destino, avrà bisogno di lasciare Gaza da sconfitta", ha aggiunto. Quindi, l’uccisione di Sinwar potrebbe essere "un passo fondamentale" verso entrambi gli obiettivi della guerra, ch erestano "distruggere Hamas a Gaza e restituire gli ostaggi".
Le dichiarazioni da un lato di Netanyahu e dall'altro di Hanegbi arrivano mentre le truppe israeliane devono aumentare la pressione nella guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, secondo quanto ha affermato il generale Herzi Halevi, capo di stato maggiore delle forze di difesa di Israele.
"Ogni giorno registriamo sempre più terroristi uccisi e sempre più terroristi feriti e negli ultimi giorni stiamo vedendo terroristi che si arrendono. Questo è segno che la loro rete si sta disfacendo e che dobbiamo premere più duramente", ha detto Halevi nel corso di una cerimonia al Muro Occidentale di Gerusalemme.
Intanto, sale anche il bilancio dei civili palestinesi uccisi a Gaza, l’ultimo dato comunicato dal ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas indica che sono morte 17.700 persone, mentre i feriti sono 48.780. Secondo Haaretz, la campagna di bombardamenti aerei israeliani sulla Striscia ha causato, in termini percentuali, "il più alto numero di vittime civili di tutte le guerre del XX secolo".