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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra a Gaza, morte 19 persone in un raid israeliano: tra loro anche una donna e i suoi 6 figli

Sono morte 19 persone in un raid israeliano avvenuto nella notte a Gaza. Tra loro anche una donna e i suoi 6 figli. Nella Striscia confermato il primo caso di poliomielite su un bambino di 10 anni. Guterres chiede pausa umanitaria per le vaccinazioni.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono morte 19 persone durante la notte in un raid israeliano a Gaza. Tra le vittime ci sono anche una donna e i suoi sei figli uccisi a Deir al-Balah. Secondo l'l'Al-Aqsa Martyrs Hospital, citato dall'Associated Press online, in un altro attacco aereo sono stati colpiti due edifici civili nella città di Jabaliya, a nord di Gaza. Nei bombardamenti sono morti due uomini, una donna e sua figlia.

Stando a quanto riferito dall'ospedale Al-Awda di Gaza, quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano nel centro della Striscia e sabato sera, un raid vicino a Khan Yunis ha ucciso quattro membri della stessa famiglia, tra cui due donne.

A Gaza è stato diagnosticato il primo caso di poliomielite sui bambini. Il primo caso riguarda un bimbo di 10 anni e il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha chiesto una tregua umanitaria per la campagna vaccinale di emergenza. Tel Aviv sostiene però che non vi sarà alcuna tregua senza il rientro in patria degli ostaggi nelle mani di Hamas, circa 110 persone. Dall'Occidente arriva l'invito a "sostenere qualsiasi sforzo di mediazione tra Hamas e Israele".

Dello stesso avviso sembrano essere i parenti degli ostaggi che si sono riuniti per chiedere al governo israeliano un accordo per il rilascio dei loro cari. I parenti delle persone ancora in ostaggio chiedono che Israele accetti finalmente le condizioni di Hamas chiedendo in cambio la tassativa restituzione delle 110 persone nella Striscia. Il padre di Liri Albag ha chiesto da un palco di concludere un accordo. “Sento gli alti funzionari della sicurezza che ci dicono che Hamas è smantellato: è tempo di un accordo, anche Hamas lo vuole. Anche l'Iran e Hezbollah, nel loro silenzio, lo vogliono”, ha affermato Eli Albag.

Il governo di Netanyahu non ha commentato le proteste. "I principi che abbiamo stabilito sono essenziali per la sicurezza di Israele" sostiene il leader del governo che domani alle 11 incontrerà il Segretario di Stato Usa Blinken.

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