video suggerito
video suggerito
Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra a Gaza, Israele: “Hamas non rivela condizioni ostaggi da liberare”. Il giallo della lista coi 34 nomi

Sarebbero 34 gli ostaggi israeliani che Hamas potrebbe rilasciare nella prima fase di un potenziale accordo di scambio. L’Ufficio di Netanyahu: “Nessuna notizia sulle loro condizioni di salute”. Nell’elenco almeno 10 donne e bimbi piccoli.
A cura di Ida Artiaco
7 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sarebbero 34 gli ostaggi israeliani che Hamas potrebbe rilasciare nella prima fase di un potenziale accordo di scambio. È quanto è emerso questa mattina da indiscrezioni di stampa, su cui tuttavia mancano ancora conferme ufficiali.

Di certo, Israele ha detto che Hamas finora non ha rivelato quali siano le condizioni dei 34 ostaggi israeliani. "Fino ad ora, Israele non ha ricevuto alcuna conferma o commento da parte di Hamas sulle condizioni degli ostaggi che compaiono nella lista", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu in una nota.

Nelle scorse un alto funzionario di Hamas aveva infatti condiviso un elenco di 34 ostaggi che il gruppo palestinese afferma di essere disposto a rilasciare nella prima fase di un potenziale accordo di cessate il fuoco con Israele. Non è chiaro quanti di quelli nominati siano ancora vivi. Tra loro compaiono 10 donne e 11 ostaggi anziani di età compresa tra 50 e 85 anni, oltre a bambini piccoli che Hamas ha precedentemente affermato essere stati uccisi in un attacco aereo israeliano.

Si tratta di: Romi Gonen, Emily Damari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, Ariel Bibas, Kfir Bibas, Shiri Silberman Bibas, Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Danielle Gilboa, Naama Levy, Ohad Ben-Ami, Gad Moshe Moses, Keith Siegel, Ofer Calderon, Eli Sharabi, Itzhak Elgaret, Shlomo Mansur, Ohad Yahalomi, Youssef Ziyadne, Oded Lifshitz, Tsachi Idan, Hisham Al Sayed, Yarden Bibas, Sagui Dekel-Chen, Iair Horn, Omer Wenkert, Alexander Troufanov, Eliya Cohen, Or Levy, Avera Mengistu, Tal Shoham, Omer Shem-Tov.

Ma l'ufficio del primo ministro israeliano ha negato le segnalazioni sottolineando che quella lista è in realtà "vecchia" e non sarebbe altro che l'elenco inviato in passato dagli israeliani ad Hamas, ha detto un funzionario dello Stato ebraico al Times of Israel. La lista è stata pubblicata sul sito della tv saudita al-Sharq e rilanciata da diversi media.

Sulla notizia della pubblicazione della lista sono intervenute anche le famiglie degli ostaggi che su X hanno scritto: "Siamo profondamente scossi e addolorati per la lista pubblicata questa mattina. Invitiamo i media e il pubblico a mostrare sensibilità e responsabilità nel gestire queste informazioni e qualsiasi ulteriore sviluppo che potrebbe emergere prima e durante qualsiasi negoziazione di accordo. È giunto il momento per un accordo completo che riporti indietro tutti gli ostaggi: sappiamo che più della metà sono ancora vivi e hanno bisogno di una riabilitazione immediata, mentre coloro che sono stati assassinati devono essere riportati indietro per una degna sepoltura. Non abbiamo più tempo da perdere".

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views