Guerra a Gaza, Hamas pubblica un video dell’ostaggio 19enne Liri Albag: “Sono qui da 450 giorni”
Un nuovo video diffuso da Hamas in cui si vede una diciannovenne, ostaggio dal 7 ottobre 2023, ancora in vita. È stato diffuso oggi, anche se come si legge sui media israeliani non si sa quando è stato realizzato. Il video, che dura tre minuti e mezzo, non è infatti datato, ma la giovane ostaggio afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni. Liri Albag, soldatessa addetta alla sorveglianza a Nahal Oz, è stata rapita dai terroristi di Hamas il 7 ottobre 2023 insieme ad altre persone di cui una è stata salvata e un'altra è stata trovata morta. Le altre cinque persone rapite insieme a lei rientrano ancora tra gli ostaggi nelle mani di Hamas.
La famiglia della diciannovenne ha chiesto ai media di non pubblicare il video: come ricorda il Times of Israel la maggior parte dei media israeliani evita di dar visibilità ai video di Hamas – questo non è il primo del genere diffuso dal 7 ottobre – a meno che le famiglie degli ostaggi non lo richiedano espressamente.
Intanto resta lo stallo sull'accordo per un cessate il fuoco a Gaza e la liberazioni degli ostaggi israeliani. A Doha, dove in questi giorni sono in corso colloqui, "le posizioni tra i negoziatori restano lontane: permangono lacune tra Israele e Hamas su quasi tutte le questioni in fase di negoziazione”, fa sapere il Times of Israel.
Israele ha dichiarato anche di considerare la riduzione degli aiuti a Gaza dopo l'insediamento di Donald Trump per mettere ulteriormente sotto pressione Hamas. Un alto funzionario israeliano ha detto ad Axios che i negoziati stanno procedendo molto lentamente e che le possibilità di un'intesa saranno forse chiare non prima di una settimana.
Nel frattempo nella Striscia di Gaza si continua a morire. Oggi i soccorritori dell'agenzia di difesa civile a Gaza hanno dichiarato che almeno 19 persone, tra cui anche otto bambini, sono state uccise in attacchi israeliani. Un attacco aereo sulla casa della famiglia Al-Ghoul a Gaza City avrebbe ucciso 11 persone, sette delle quali bambini.