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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra a Gaza, Hamas dopo il raid di Israele su Khan Younis: “Stop ai negoziati per la tregua”. Poi smentisce

Ira di Hamas dopo il raid di Israele su un accampamento di sfollati a Khan Younis, che ha provocato 90 morti e 300 feriti. Il leader Ismail Haniyeh ha comunicato ai mediatori internazionali la “decisione di interrompere i negoziati per il cessate il fuoco, poi arriva la smentita: “Muhammad Deif sta bene”.
A cura di Ida Artiaco
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Ira di Hamas dopo la strage in un accampamento di sfollati a Khan Younis, colpito ieri da un bombardamento israeliano. Secondo fonti ufficiali il bilancio è di 90 morti e almeno 300 feriti nel campo profughi di Al-Mawasi, di cui la metà sarebbero donne e bambini secondo il ministero della Sanità di Gaza.

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo militante palestinese si sta ritirando dai colloqui per il cessate il fuoco nella guerra di Gaza a causa dei "massacri" israeliani e del suo atteggiamento nei negoziati, precisando che il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh ha comunicato ai mediatori internazionali la "decisione di interrompere i colloqui a causa della mancanza di serietà dell'occupazione (Israele), della continua politica di procrastinazione e ostruzione e dei continui massacri contro civili disarmati". Ma la notizia è stata poco dopo smentita.

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Secondo una dichiarazione ufficiale del gruppo terroristico citata dai media ebraici, Hamas ha infatti affermato che la notizia diffusa dall'agenzia di stampa AFP secondo cui i colloqui sulla tregua per la presa degli ostaggi sarebbero congelati è falsa, lo scrive il Times of Israel. "Uno degli obiettivi dell'escalation contro la nostra nazione da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti", si legge nella dichiarazione. I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas riprenderanno a Doha questa settimana, secondo quanto riportato dal notiziario qatariota New Arab, citando fonti anonime coinvolte negli sforzi.

Il raid mirava a colpire due capi militari di Hamas: Muhammad Deif e Rafa Salameh. Ma il primo ministro Netanyahu ammette di non avere la certezza che siano stati eliminati. E in effetti un alto funzionario di Hamas ha poi fatto sapere che proprio Deif "sta bene" nonostante il tentativo israeliano di ucciderlo con un attacco aereo.

"Il comandante Mohammed Deif sta bene e supervisiona direttamente le operazioni dell'ala militare di Hamas", ha dichiarato il funzionario. Sarebbe invece confermata la morte di Rafa'a Salameh, comandante della brigata di Khan Younis, rimasto ucciso nel massiccio attacco israeliano di ieri. Il suo corpo è stato recuperato e subito sepolto.

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