video suggerito
video suggerito
Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra a Gaza, Hamas conferma: “L’accordo per un cessate il fuoco è nella fase finale”

In una nota Hamas ha comunicato che “la leadership del movimento e diverse forze hanno sottolineato la necessità di proseguire la comunicazione e la consultazione fino al completamento dell’accordo, che è ormai giunto alla sua fase finale”.
A cura di Ida Artiaco
78 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza potrebbe essere imminente. A confermarlo in una nota diffusa dal movimento islamista palestinese Hamas. "Abbiamo tenuto una serie di consultazioni e contatti con i leader delle fazioni palestinesi per informarli sui progressi dei negoziati di Doha. I leader delle forze e delle fazioni hanno confermato nelle comunicazioni la loro soddisfazione per l'andamento dei negoziati e hanno sottolineato la necessità di prepararsi alla fase successiva", si legge nel documento. Nella nota, Hamas aggiunge che "la leadership del movimento e diverse forze hanno sottolineato la necessità di proseguire la comunicazione e la consultazione fino al completamento dell'accordo, che è ormai giunto alla sua fase finale". Secondo la bozza dell'intesa in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, lo stato ebraico rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza.

Trump conferma: "Accordo vicino"

In mattinata anche il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato la possibile svolta. "Siamo molto vicini a farcela. Devono farlo. Se non lo fanno, ci saranno un sacco di guai là fuori – un sacco di guai come non hanno mai visto prima. Ce la faranno". Durante un'intervista con la rete Newsmax, il prossimo inquilino della Casa Bianca ha affermato: "Capisco che c'è stata una stretta di mano – ha aggiunto il presidente che la prossima settimana si insedierà a Washington – e che stanno finendo forse entro la fine della settimana, ma deve aver luogo", ha spiegato, ribadendo quanto già aveva annunciato Joe Biden.

Per l'ufficialità dell'accordo manca solo la risposta di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso da Israele. La trattativa sarebbe stata sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l'inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha, dove si sono tenuti i negoziati, è anche il responsabile dei detenuti dell'Anp. Hamas ha tuttavia confermato in una dichiarazione che i colloqui hanno raggiunto la "fase finale" e ha espresso l'auspicio che questo round di negoziati si concluda con un "accordo chiaro e inclusivo". Lo riferisce l'agenzia Reuters.

Non è la prima volta che si parla di accordi per una tregua temporanea a Gaza e per la liberazione degli ostaggi ma stavolta si potrebbe essere davvero vicini ad un risvolto positivo proprio in considerazione di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, dove Biden lascerà a giorni la Casa Bianca, che vedrà il ritorno di Donald Trump, come ha spiegato a Fanpage.it l'esperto Ispi Luigi Toninelli.

Secondo quanto previsto dall'accordo che si sta finalizzando a Doha, Hamas dovrebbe rilasciare 33 ostaggi durante la prima fase di tregua, che dovrebbe durare 42 giorni, hanno affermato due funzionari israeliani. Si ricordi che Hamas e i suoi alleati detengono ancora 94 dei 251 ostaggi presi da Israele, di cui almeno 34 sono morti, secondo il governo israeliano. Hamas dovrebbe rilasciare tre ostaggi il primo giorno dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, dopodiché Israele inizierà a ritirare le sue forze dalle aree popolate della Striscia di Gaza, ha spiegato la fonte. Secondo il funzionario, Hamas rilascerà altri quattro ostaggi una settimana dopo e Israele consentirà ai palestinesi sfollati di tornare a piedi nella Striscia settentrionale.

Un diplomatico vicino ai negoziati ha detto alla CNN che oggi è previsto un ultimo round di colloqui per definire eventuali problemi. E sempre nelle prossime ore le famiglie di alcuni ostaggi sono state invitate a incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo l'Hostages and Missing Families Forum.

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views