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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra a Gaza, Amnesty: “Da Israele atti genocidi, totale mancanza di protezione dei civili”

Ad affermarlo sono stati oggi, 18 dicembre, i rappresentanti di Amnesty International, in audizione in commissione Esteri della Camera. E anche se nella Striscia di Gaza si continua a morire, l’accordo per la tregua e il rilascio di ostaggi sarebbe “più vicino che mai”, secondo fonti egiziane citate da Reuters.
A cura di Biagio Chiariello
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"Israele ha commesso e sta continuando a commettere atti genocidi a Gaza". Ad affermarlo sono stati oggi, 18 dicembre, i rappresentanti di Amnesty International, in audizione in commissione Esteri della Camera, in merito all'indagine conoscitiva sull’impegno dell’Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.

Amnesty punta anche il dito contro i gruppi armati palestinesi "per avere violato il diritto internazionale locando degli obiettivi militari in prossimità di obiettivi civili, tuttavia la parte che attacca ha l’obbligo di prestare precauzioni per evitare un impatto eccessivo sulla popolazione civile".

"È in questa continuativa violazione del diritto umanitario e totale mancanza di attenzione per la protezione dei civili, che diventano elementi collaterali rispetto all’azione militare, che si evince l’elemento genocida dell’azione israeliana, nel contesto più ampio del blocco degli aiuti umanitari a Gaza” evidenzia l'associazione.

“A ulteriore prova dell'elemento mentale del crimine – hanno aggiunto – abbiamo analizzato oltre 62 video e materiali condivisi sui social media in cui i soldati non hanno nascosto che l‘intento era quello di distruggere la popolazione, negando qualsiasi distinzione tra civili e non civili. In queste analisi abbiamo identificato nuovamente l'intento di distruggere fisicamente parte del gruppo”.

Fonti dal Cairo: "Progressi sull'accordo per Gaza".

E anche se nella Striscia di Gaza si continua a morire, l'accordo per la tregua e il rilascio di ostaggi sarebbe "più vicino che mai". A rivelarlo sono state alcune fonti del Cairo. In particolare l'agenzia Reuters, afferma che, sebbene il premier israeliano Benyamin Netanyahu non si trovi "in questo momento" nella capitale egiziana si stanno tentando di sciogliere gli ultimi nodi per l'accordo sulla tregua a Gaza e lo scambio di ostaggi e prigionieri. L'agenzia cita fonti della sicurezza egiziana,

Hamas starebbe invece chiedendo garanzie sul fatto che una tregua immediata porti poi ad un'intesa esaustiva. Le stesse fonti egiziane affermano che si stanno facendo "progressi" e che "stanotte potrebbe essere decisiva nel fissare i prossimi passi".

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