Guardie carcerarie picchiano a morte un detenuto in manette: la procuratrice di New York pubblica il video

In un carcere di New York alcune guardie hanno ripetutamente colpito un detenuto in manette fino a ucciderlo. Le immagini del pestaggio di Robert Brooks sono state diffuse dalla procuratrice Letitia James.
A cura di Susanna Picone
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Screen dal video
Screen dal video

Sono drammatiche le immagini che mostrano il pestaggio mortale a cui è stato sottoposto un detenuto nella stanza del pronto soccorso di un carcere di New York. Un pestaggio compiuto da una decina tra poliziotti e guardie carcerarie il 9 dicembre nella prigione Marcy Correctional Facility. Il giorno dopo Robert Brooks, 43 anni, è morto al Wynn Hospital di Utica.

Il caso è sotto inchiesta da parte dell'attorney generale dello Stato, Letitia James, che ha pubblicato il video delle brutali violenze. Un video, senza audio, di 5 minuti (che non mostriamo integralmente). Il detenuto – che aveva una condanna a 12 anni per aver accoltellato l’ex fidanzata – è ammanettato e indifeso ma nonostante questo viene steso sul lettino del pronto soccorso e preso a pugni e calci dai poliziotti. Nel video si vede l’uomo col volto sanguinante e tumefatto, lui non fa nulla per provocare quella violenta reazione. Viene anche trascinato dagli agenti. Come ricostruisce la Cnn, a un certo punto un agente sembra infilargli qualcosa nella bocca prima di colpirlo ripetutamente in faccia. Un altro poi lo colpisce  all'inguine prima di usare una scarpa contro di lui.

La procuratrice generale ha definito le immagini "sconvolgenti e nauseanti", mentre la famiglia del detenuto ha parlato di "scene devastanti che tutti devono vedere". "Non ho preso la decisione alla leggera – ha spiegato la procuratrice generale – nel diffondere queste immagini, specie in mezzo a un periodo di vacanze, ma come attorney general io pubblico questi video perché ho il compito e il dovere di garantire alla famiglia di Brooks e a tutti i newyorkesi trasparenza e l'individuazione delle responsabilità".

Le rappresentanze sindacali degli agenti hanno definito "incomprensibile" il comportamento dei poliziotti. I poliziotti che hanno partecipato al pestaggio sono stati sospesi e presto potrebbero essere incriminati. Intanto si aspettano i risultati dell’autopsia sulla vittima: l’esame non è stato ancora completato ma le prime indicazioni parlano di "asfissia dovuta a compressione del collo".

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