Grimsvotn, pericolo scampato: la circolazione aerea torna alla normalità
Grimsvotn ha colpito ancora. Dopo il blocco di ieri nel Regno Unito, oggi la paralisi dei cieli ha colpito la Germania. La giornata di oggi è cominciata con la chiusura all'alba degli scali di Amburgo e Brema, seguita dal blocco dell'aeroporto di Berlino alle 9. La compagnia di bandiera, la Luftansa, annunciava la sospensione di oltre 150 voli dopo l'ecatombe della giornata di ieri, in cui i voli soppressi sono stati addirittura 700, secondo quanto dichiara l'Eurocontrol. Ad ogni modo, l'allarme è rientrato; l'eruzione di cenere, infatti, sembra essersi arrestata.
Gli scali tedeschi sono stati tutti riaperti e la paura di una paralisi simile a quella dell'anno scorso sembra essere ufficialmente scampata. Secondo quanto afferma un un portavoce dell'Istituto meteorologico islandese all'agenzia stampa Dpa Gunnar Gudmundsson, adesso "dal vulcano si eleva una colonna di fumo alta solo 2-300 metri ed è molto improbabileche vi sia una nuova eruzione con espulsione di cenere". Un'eruzione minima, considerato che nei giorni scorsi il fumo che si issava dal cratere di Grimsvotn arrivava a circa 20 chilometri di altezza.
Niente paura, dunque per l'Italia. Secondo quanto avrebbe fatto sapere Vincenzo Ferrara, climatologo dell'Enea, la nube non sarebbe comunque arrivata qui: "Le correnti sono occidentali e risalgono verso il Nord. L'Italia é protetta dalla corrente di aria calda che é arrivata dal Sud per cui é molto difficile che arrivi nel nostro paese. Le polveri sottili, che possono circolare anche per settimane, scenderanno al suolo con la pioggia"
Scampato il pericolo paralisi, non resta che informarsi su cosa fare se il volo è stato cancellato a causa dei capricci del vulcano islandese Grimsvotn: sul sito dell'ENAC (ovverosia l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) fa sapere che "se il disagio è provocato da un evento sul quale la compagnia aerea non ha controllo (come nel caso della nube vulcanica), non si ha diritto alla compensazione pecuniaria, mentre si ha diritto al rimborso o al trasferimento verso la destinazione finale e all'assistenza".