Greta Thunberg trascinata via di peso dai poliziotti e fermata durante le proteste in Germania
Greta Thunberg è stata fermata per la seconda volta in Germania insieme ad altri attivisti per il clima durante un sit-in contro la demolizione del villaggio di carbone di Luetzerath. L'attivista è stata portata via di peso dagli agenti in assetto antisommossa che sono intervenuti sul posto e quindi messa in stato di fermo prima di essere identificata e rilasciata
La polizia locale, secondo quanto riferisce la Zdf, ha confermato che Thunberg e altri sono stati trasportati via dal sito della miniera e poi fermati. Un fotografo della Dpa ha osservato che Thunberg è stata portata via da tre agenti di polizia ed è poi stata sottoposta a un controllo. La giovane infine è stata identificata e poi rilasciata così come le persone che si trovavano con lei. Non sarebbe stato effettuato alcun arresto.
Come si vede dalle immagini Greta Thunberg non ha reagito ma ha opposto solo resistenza passiva allo sgombero e si è fatta trascinare via di peso dai poliziotti fuori dall'area al centro delle proteste.
Greta oggi era nuovamente tra i manifestanti nei pressi della miniera di lignite di Garzweiler, in Germania, a pochi km dal villaggio di Luetzerath, dove per giorni ci sono stati scontri tra ecologisti e forze dell'ordine.
L’attivista svedese era stata fermata e trascinata via dalla polizia una prima volta il 15 gennaio scorso nello stesso posto dove da oltre una settimana proseguono le operazioni di sgombero del villaggio occupato contro l’allargamento di una miniera di carbone. Greta Thunberg è tornata “a sorpresa” oggi partecipando alle azioni di protesta assieme ad altri attivisti di Fridays For Future.
La giovane, insieme ad un nutrito gruppo di attivisti, si è seduta vicino al bordo della miniera di lignite a cielo aperto di Garzweiler. A quel punto, la polizia ha circondato il gruppo e, secondo quanto riferito dalle stesse autorità, gli agenti avrebbero utilizzato manganelli e spray al peperoncino per allontanare i manifestanti dalla zona dove è severamente proibito sostare.
L'attivista svedese da tempo si è schierata al fianco degli attivisti locali contro l'allargamento della miniera di carbone e nei giorni scorsi aveva tenuto anche un discorso spiegando: “È assurdo che questo accada nel 2023. Abbiamo bisogno di tenere il carbone sotto terra, la Germania imbarazza se stessa".