video suggerito
video suggerito

Greta Thunberg è stata condannata per la seconda volta in tre mesi per lo stesso reato

Il fatto contestato all’attivista per il clima risale proprio al giorno della sua prima condanna per lo stesso reato. Greta Thunberg giudicata colpevole di aver disobbedito a un ordine della polizia durante una manifestazione di protesta per il clima.
A cura di Antonio Palma
101 CONDIVISIONI
Immagine

Greta Thunberg è stata condannata per la seconda volta da un Tribunale svedese a quasi tre mesi dalla prima condanna. L'attivista svedese per il clima è stata giudicata colpevole di aver disobbedito a un ordine della polizia durante una manifestazione di protesta per il clima nel Paese scandinavo. Come avvenuto già a luglio, anche questa volta però ha evitato il carcere visto che il giudice le ha imposto come pena solo una multa di 4.500 corone svedesi, pari a circa 390 euro.

L'accusa nei confronti della studentessa ventenne è di non aver lasciato il luogo di una protesta non autorizzata, nonostante gli avvertimenti della polizia. Il fatto risale al 24 luglio scorso, proprio il giorno della sua prima condanna per lo stesso reato.

Immagine

Greta Thunberg infatti aveva appena ricevuto una multa di 2.500 corone svedesi per lo stesso reato quando poche ore dopo e nello stesso giorno ha partecipato a una nuova manifestazione non autorizzata e nello stesso posto, vale a dire la strada di accesso al porto petrolifero di Malmo. Lei e altri attivisti, infatti, avevano bloccato la strada di accesso al porto per protestare paralizzando il traffico merci e dei camion per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inquinamento da fonti di energia non rinnovabili come il petrolio.

Immagine

Esattamente la stessa impresa che avevano realizzato nel giugno scorso e che aveva portato alla prima condanna. Anche in questo caso,  Greta Thunberg era stata portata via di peso con gli altri e accusata di non aver obbedito agli ordini degli agenti. L'attivista però ha continuato a sostenere che le sue azioni sono giustificabili per un bene superiore.

"La mia azione non deve essere punita perché il pianeta è in pericolo. Abbiamo bloccato coloro che causano la crisi climatica. La mia azione era giustificabile" ha dichiarato infatti Thunberg, riportata dalla Tv svedese, Svt. L'attivista infatti non si fermerà e anche oggi è a Oslo per una protesta degli indigeni Sami e di giovani ambientalisti contro il parco eolico di Fosen, sulla costa a circa 500 chilometri a nord di Oslo.

101 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views