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Greta Thunberg bandita dalle scuole israeliane per una foto pro Gaza: “Non più modello per i giovani”

L’attivista svedese per il clima ha creato un caso in Israele dopo aver pubblicato un tweet in cui dichiarava di essere al fianco di Gaza e della popolazione colpita. Attivisti climatici e ministero israeliano: “Non è più un modello per noi”.
A cura di Antonio Palma
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Greta Thunberg al centro di una bufera mediatica in Israele dopo aver pubblicato una foto e un post a favore di Gaza e della popolazione palestinese a seguito dei sanguinosi bombardamenti sulla Striscia. Dopo una valanga di risposte e critiche alla sua presa di posizione, il ministero dell'Istruzione israeliano, infatti, ha annunciato pubblicamente che rimuoverà ogni riferimento all'attivista climatica svedese dai programmi scolastici ed extrascolastici delle scuole locali.

“La sua posizione la squalifica dall'essere un modello educativo e morale, non è più idonea a fare da modello di ispirazione e istruzione per gli studenti israeliani” hanno spiegato dal ministero in un comunicato, ricordando che "Hamas è un'organizzazione terroristica che ha massacrato e ucciso 1.400 israeliani innocenti, tra cui bambini, donne e anziani, e ne ha rapiti oltre 200 portandoli a Gaza”.

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L'attivista svedese per il clima ha creato un caso nel fine settimana dopo aver pubblicato venerdì scorso un tweet in cui dichiarava di essere al fianco di Gaza. “Oggi protestiamo in solidarietà con la Palestina e Gaza. Il mondo deve agire e chiedere un cessate il fuoco immediato, giustizia e libertà per i palestinesi e tutti i civili colpiti” recitava il messaggio a corredo di una foto in cui Greta mostrava un cartellone con la scritta “Stand With Gaza”, insieme ad altre attiviste con altri cartelli analoghi e la bandiera palestinese.

Una presa di posizione che ha immediatamente scatenato una valanga di polemiche che ha spinto Greta a rispondere sotto lo stesso post per ben due volte con alcune precisazioni e una modifica dello scatto. “Inutile dire – o almeno così pensavo – che sono contraria ai terribili attacchi di Hamas. Come ho detto, il mondo deve agire e chiedere un cessate il fuoco immediato, giustizia e libertà per i palestinesi e tutti i civili colpiti” ha scritto infatti l’attivista dopo le polemiche.

In precedenza era già intervenuta per modificare la foto togliendo un pupazzetto che rappresentava un polpo. “Sono venuta a conoscenza che l'animale di pezza mostrato nel mio post precedente poteva essere interpretato come un simbolo di antisemitismo, di cui ero completamente all'oscuro. Il giocattolo nella foto è uno strumento spesso utilizzato dalle persone autistiche come mezzo per comunicare i propri sentimenti. Siamo ovviamente contrari a qualsiasi tipo di discriminazione e condanniamo l’antisemitismo in ogni sua forma e forma. Su questo non transigo e per questo ho cancellato la foto” aveva spiegato Greta.

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Scatto e post social che le sono costati però ora il bando dalle scuole israeliane ma anche pesanti critiche dei leader ambientalisti locali. L'Unione israeliana per la difesa ambientale, uno dei massimi gruppi ambientalisti in Israele, infatti si è smarcato apertamente dall’attivista.

“Greta ha espresso una posizione unilaterale e incoerente, ignorando completamente gli atti crudeli subiti dai cittadini israeliani e il rapimento di centinaia di persone. Quando Greta affronta un argomento diverso da quello climatico in modo superficiale e sprezzante, indebolisce inevitabilmente la validità delle sue posizioni legate al clima", recita una dichiarazione del gruppo che aggiunge: “Persone di ogni ceto sociale potrebbero pensare che la superficialità da lei mostrata sull'altra questione potrebbe mettere in dubbio la serietà e la profondità del suo attivismo climatico. Coloro che hanno interessi potrebbero sfruttare questo per ritrarre gli attivisti climatici come poco seri e privi di profondità. Pertanto, anche senza affrontare le implicazioni etiche e morali che ignorava, Greta non è più un modello per noi nel contesto del cambiamento climatico. Abbiamo molte altre figure a cui ispirarci".

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