Grecia: raggiunto l’accordo sugli obiettivi di bilancio
Una nota diramata dal governo greco ha reso noto che il governo guidato da Alexis Tsipras ed i partner europei sono riusciti a trovare un accordo sugli obiettivi di bilancio del paese tra quest'anno e il 2018. Il raggiungimento dell'accordo è un primo passo fondamentale verso un'intesa generale sul terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, per un valore di almeno 82 miliardi di euro, che il governo sta negoziando – non senza difficoltà e frizioni interne – con la Ue, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale nell'ambito del meccanismo europeo di stabilità. I "partner" della Grecia si trovano da più di due settimane ad Atene e si augurano di riuscire a chiudere l'accordo nei dettagli possibilmente nella giornata di oggi. Nel 2015 è stato deciso che la Grecia subirà un deficit primario (saldo di bilancio, esclusi i pagamenti di debito) pari allo 0,25% del PIL, un avanzo primario dello 0,5% del PIL nel 2016, 1,75% nel 2017 e 3,5% nel 2018, ha rivelato la fonte.
Nel frattempo un recente dossier stilato dall’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Ocse) e citato oggi dal sito GreekReporter rivela che – dati alla mano – il popolo greco è quello che lavora più duramente di tutti gli altri popoli dell’Europa. Nonostante ciò è ben lungi dall’essere il più produttivo. L’indagine si basa sulle ore lavorate in media durante l’anno e, dallo studio Ocse, sembra che i greci siano coloro che lavorano di più: mediamente non meno di 2.034 ore l'anno, contro le 1.982 ore, in media, dei russi. La produttività della Grecia, misurata in base al Prodotto interno lordo (Pil) per ora lavorata, è a 36,2 punti, rispetto alla media Ue che è 50. Il dossier dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo ribalta ancora una volta lo stereotipo che descrive quello greco come un popolo di fannulloni.