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Grecia, legalizzate le unioni civili tra persone dello stesso sesso

La legge è passata con 193 sì e solo 56 i voti contrari a due anni dalla condanna della Corte di Strasburgo. Per Alexis Tsipras “è un giorno importante per i diritti umani”.
A cura di Claudia Torrisi
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Il parlamento greco ha legalizzato le unioni civili per persone dello stesso sesso. Nelle prime ore di questa mattina è passata con 193 sì e 56 voti contrari la legge che estende i diritti alle coppie non sposate, comprese quelle omosessuali. Entrerà in vigore il prossimo anno, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Un grosso passo avanti, che arriva a due anni dalla condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo per discriminazione. Nel 2013, infatti, i giudici di Strasburgo avevano ripreso la Grecia perché dalla legge del 2008 che regolava le unioni civili in base al "Patto di libera convivenza", venivano escluse le coppie formate da persone dello stesso sesso. Poco dopo l'approvazione, vennero celebrati due matrimoni omosessuali, che però vennero presto annullati a causa della pressione della Chiesa ortodossa. Con la normativa varata oggi, vengono risolti tutti i problemi di natura legale, come eredità e assistenza medica. Sono state ritirate, invece, poco prima del voto tutte le disposizioni in materia di diritto di famiglia che avrebbero aperto la strada alle adozioni per le coppie omosessuali.

Secondo il primo ministro Alexis Tsipras, questo "è un giorno importante per i diritti umani". Per il premier, la legge votata oggi difende il diritto delle persone alla parità "indipendentemente dal sesso e dall’orientamento sessuale". Finisce così "un periodo di arretratezza e vergogna per lo Stato", ha aggiunto il premier, secondo cui "invece di festeggiare, dovremmo chiedere scusa a centinaia di migliaia di cittadini a cui sono stati negati i loro diritti in tutti questi anni".

A causa della forte opposizione della Chiesa ortodossa, la Grecia era uno degli ultimi paesi europei senza una legislazione che riconoscesse un riconoscimento ufficiale alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Primato che resta, invece, ancora all'Italia, dove il disegno di legge sulle unioni civili è fermo da mesi in parlamento.

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