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Grecia, in fuga leader del partito neonazista Alba Dorata: era stato condannato a 13 anni

È uno dei leader di Alba Dorata, il partito neonazista che è stato messo fuorilegge dal Tribunale di Atene perché ritenuto un’organizzazione criminale colpevole di omicidi, violenze, aggressioni ed estorsioni. Christos Pappas è sfuggito all’arresto dopo che era stato condannato a 13 anni di carcere. La polizia ha dichiarato di essere alla ricerca del leader di cui, per ora, si è persa ogni traccia.
A cura di Daniela Brucalossi
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Cristos Pappas, uno dei dirigenti del partito greco neonazista Alba Dorata, è sfuggito all’arresto dopo che era stato condannato a 13 anni di carcere per appartenenza a un’organizzazione criminale colpevole di omicidi, violenze, aggressioni ed estorsioni. Così infatti il Tribunale di Atene ha definito Alba Dorata e, per questo motivo, l’ha messo fuori legge nella storica sentenza dello scorso 7 ottobre. Pappas e altri sei membri del partito dovevano essere incarcerati in queste ore ma la polizia ha dichiarato di essere alla ricerca del leader di cui, per ora, si è persa ogni traccia.

La richiesta di arresto immediato era stata formulata dal Tribunale di Atene lo scorso 22 ottobre. Nelle scorse ore sono stati arrestati sei dirigenti del partito, tra cui il fondatore Nikos Michaloliakos. Le pene a loro attribuite vanno dai 10 ai 13 anni. Ma Pappas resta irreperibile. "Non si arrenderà e non si consegnerà. È una decisione consapevole. Non posso dirvi dove si trova adesso", ha rivelato in televisione il suo avvocato Periklis Stavrianakis.  Alcune fonti hanno confermato che di Pappas si sono perse le tracce dallo scorso primo ottobre.

Il 58enne, ex parlamentare di Alba Dorata, è figlio di uno degli ufficiali che promossero il colpo di stato militare messo in atto nel 1967 in Grecia dal colonnello Geōrgios Papadopoulos. La dittatura di stampo fascista durò fino al 1974.  Pappas, che prima di entrare nel gruppo dirigente di Alba Dorata era un commerciante di mobili, colleziona cimeli fascisti ed è famoso per essere apparso in alcuni videoclip dove insegnava ai bambini a fare il saluto nazista e a cantare “Heil Hitler”. Anche nel settembre 2013, dopo che la Corte Suprema aveva emesso alcuni ordini di custodia cautelare legati alle indagini sull’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, Pappas aveva tentato di fuggire, per poi costituirsi pochi giorni dopo. Nel processo, iniziato nel 2015 e conclusosi nei giorni scorsi, mentre Pappas e altri 12 dirigenti sono stati condannati per appartenenza a un’organizzazione criminale, il militante Georgos Roupakias è stato individuato come colpevole dell’omicidio di Fyssas e condannato all'ergastolo.

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