Grecia, due migranti tentano il suicidio impiccandosi in una piazza centrale di Atene

La situazione migranti in Grecia è più tesa che mai. Due uomini hanno tentato di suicidarsi impiccandosi a un albero in una piazza centrale di Atene. Si tratterebbe di due persone provenienti dal Pakistan. Il gesto è stato tentato giovedì, in una piazza spesso ritrovo dei rifugiati arrivati nella capitale greca. Sul posto sono arrivate le ambulanze, che hanno portato i due uomini in ospedale. Un ufficiale del Centro nazionale greco per le operazioni di salute ha detto ad AlJazeera che i migranti sono stati dimessi poco dopo, in buone condizioni. Una fonte all'interno dell'ospedale sostiene che i due potrebbero essere fratelli – circostanza non verificata – e probabilmente pakistani. Non sono stati, però, forniti documenti.

Secondo un portavoce della polizia, i due uomini hanno probabilmente "voluto mostrare il loro dispappunto per non poter lasciare la Grecia". Molti migranti, infatti, si ritrovano bloccati nel paese, non potendo continuare il viaggio, soprattutto dopo che la Macedonia ha ristretto il numero di persone cui consente di attraversare i propri confini. Yiannis Chatzidakis, uno psichiatra che lavora con Klimaka, una Ong di prevenzione del suicidio, ha spiegato che la crisi dei rifugiati in Grecia sta peggiorando: "Non sono sorpreso che persone che vivono una tale pressione psicologica possano commettere gesti così disperati". La situazione, ha aggiunto, "sta diventando sempre peggiore. Quindi non trovo strano che gente senza speranza, senza casa siano disposti a tagliare recinzioni o a commettere atti del genere. A prescindere dal fatto che abbiano o meno problemi psichici".

Da gennaio del 2015 in Grecia sono arrivate circa un milione di persone. Secondo i dati diffusi dall'International Organisation for Migration- Oim, solo quest'anno, più di 100 mila migranti hanno già attraversato il Mediterraneo per raggiungere Grecia e Italia, e in 413 hanno perso la vita.