Grecia, brucia l’isola di Rodi, incendi fuori controllo da 6 giorni: 30mila turisti portati in salvo
L'incendio che da sei giorni consecutivi sta devastando l'isola di Rodi è ancora fuori controllo: lo riferiscono i media greci, dopo che ieri le autorità hanno evacuato 30mila persone, duemila delle quali hanno dovuto essere trasportate al largo delle spiagge via nave. L'incendio ha bruciato una vasta area di foresta, distruggendo anche lussuosi alberghi, oltre a numerose abitazioni.
George Hadjimarkos, governatore regionale dell'Egeo Meridionale, ha dichiarato alla televisione Skai che le operazioni di soccorso sono state ostacolate dai roghi che bloccavano alcuni accessi stradali. "L'obiettivo è proteggere la vita umana", ha detto. I turisti e alcuni residenti sono stati condotti in palestre, scuole e centri congressi alberghieri dell'isola, dove hanno trascorso la notte.
Tre traghetti passeggeri sono stati ormeggiati al porto di Rodi per accogliere i soccorsi, ha riferito l'agenzia di stampa di Atene. Un funzionario del comune di Rodi, Teris Hatziioannou, ha precisato che alle operazioni di salvataggio sono intervenuti membri della guardia costiera, delle forze armate e delle autorità locali che hanno impiegato decine di autobus per trasportare le persone lontano dagli incendi.
Continua intanto senza sosta il lavoro del vigili del fuoco, impegnati in prima linea contro le alte temperature e i forti venti. Secondo il bollettino meteo, oggi nelle aree continentali le temperature dovrebbero supereranno i 40 gradi: 43 gradi nel centro del Paese, 44 nel Peloponneso e 45 nella regione di Tessaglia. La notte scorsa sono state evacuate le zone di Massari, Malonas e Haraki.
I cittadini sono invitati da un messaggio del 112 a muoversi verso la città di Rodi. Il comandante dei pompieri, Yiannis Artopioos, ha affermato che i roghi sarebbero di origine umana e che sono in corso le indagini per scoprire chi siano i responsabili; diverse persone sono state chiamate a testimoniare e va solo accertato ormai se le fiamme siano state di natura dolosa o colposa. Nessun dubbio, tuttavia, sul fatto che siano divampate spontaneamente a causa del forte caldo degli ultimi giorni.