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Grecia, 92 migranti sbarcano nudi dalla Turchia. Ministro pubblica foto: “Vergogna per la civiltà”

Novantadue migranti sono sbarcati completamente nudi al confine tra la Grecia e la Turchia. I richiedenti asilo, alcuni dei quali recavano segni di percosse, sono stati soccorsi dall’agenzia europea Frontex e dalle autorità elleniche.
A cura di Davide Falcioni
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L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha sollecitato l'apertura di un’inchiesta sul ritrovamento – il 14 ottobre – di 92 migranti completamente nudi al confine tra la Grecia e la Turchia. I richiedenti asilo, alcuni dei quali recavano segni di percosse, sono stati soccorsi dall’agenzia europea Frontex e dalle autorità elleniche dopo aver attraversato il fiume Evros.

Dopo aver detto di provare "profonda angoscia", l'UNHCR ha chiesto che si indaghi per far luce su quello che è accaduto mentre Atene ha puntato il dito contro Ankara. Secondo le autorità greche si tratta di uomini provenienti soprattutto dalla Siria e dall'Afghanistan, tra i quali ci sarebbero stati anche dei minorenni, come ha dichiarato al Guardian una portavoce dell'agenzia ONU da Atene, Stella Nanou. "Chiediamo un'indagine completa perché le circostanze non sono chiare. Siamo sempre contrari al trattamento degradante e crudele e quello che abbiamo visto è scioccante".

Stando a quanto ricostruito dal governo ellenico i migranti sarebbero stati trasportati nella regione a bordo di tre veicoli delle autorità turche poi sarebbe stato ordinato loro di spogliarsi prima di salire a bordo di alcuni gommoni e  attraversare il fiume Evros.

Le loro testimonianze, contenute in un comunicato della polizia ellenica, sono emerse nel corso di un'inchiesta congiunta delle autorità greche con i funzionari di Frontex, l'agenzia di frontiera dell'Unione europea. Tra il gruppo c'erano anche dei bambini.

"La Turchia si trova in una posizione difficile a causa dell'incidente dei 92 migranti a Evros. Purtroppo, sono stati sottoposti a un trattamento umiliante. Ho chiesto e otterrò un incontro con il presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ho informato la Commissione e mostrerò loro foto e video", ha dichiarato il ministro dell'Immigrazione Notis Mitarakis sul suo account Twitter, parlando inoltre di "vergogna per la civiltà" in riferimento alle condizioni degli uomini.

Secondo il ministro greco, la Turchia starebbe utilizzando i migranti come strumento per ottenere il sostegno dell'opinione pubblica in vista delle elezioni politiche e presidenziali, in un periodo difficile per Recep Tayyip Erdogan.

Fahrettin Altun, portavoce principale di Erdogan, ha definito le accuse "infondate e senza fondamento". "La macchina delle fake news greca è di nuovo al lavoro", ha scritto domenica su Twitter, accusando la Grecia di voler "mettere il nostro Paese in sospetto". "La Grecia ha dimostrato ancora una volta al mondo intero che non rispetta nemmeno la dignità di queste persone oppresse, pubblicando le fotografie dei rifugiati che ha deportato, estorcendo loro gli effetti personali", ha aggiunto.

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