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Grattacielo di proprietà dell’Iran nel centro di New York, sequestrato

L’edificio è stato sequestrato dopo una difficile battaglia legale per dimostrare il collegamento tra i proprietari e il governo iraniano.
A cura di Antonio Palma
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Lo stato dell’Iran è stato per decenni proprietario di un grattacielo a Manhattan grazie a società di copertura che ne hanno reso difficile la scoperta. Il governo americano però è riuscito a dimostrare la relazione tra proprietari e Stato iraniano e a sequestrare l’edificio dopo anni di battaglie legali.  Il grattacielo di 36 piani che si trova sulla Fifth Avenue, a due passi dal Rockefeller center, è stato costruito al tempo dello Scià  tramite una fondazione di sua proprietà. Dopo la caduta dello Scià il  nuovo governo iraniano assunse il controllo della fondazione e gli cambio il nome in Alavi Foundation cercando in questo modo di gestire meglio i propri affari.

Il ricavo della vendita dell’edificio andrà alle vittime di atti terroristici –  I proprietari del grattacielo però dopo un lungo processo sono stati accusati non solo di essere direttamente collegati al governo iraniano, ma anche di aver agito come copertura della banca nazionale iraniana Melli, che nel 2008 è stata accusata dal dipartimento di Giustizia americano di finanziare il programma nucleare di Teheran e gruppi estremisti come Hezbollah. Durante le indagini la Alavi Foundation è stata accusata inoltre di ostruzione alla giustizia perché ha tentato di far sparire tutti i documenti che stabilissero una relazione con la banca Melli e il governo iraniano.  Dopo la condanna e la confisca dell’edificio, l'amministrazione federale ha fatto sapere che appena l’edificio sarà venduto i ricavi saranno destinati alle vittime di atti terroristici collegabili all'Iran.

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