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Gran Bretagna vuole vietare la vendita di cuccioli di cane e gatto nei negozi di animali

La Gran Bretagna potrebbe vietare nel 2019 la vendita di cuccioli di cane e gatto. La proposta di legge presentata è stata presentata lo scorso agosto, per contrastare il traffico illegale di questi animali. Secondo il governo il divieto otterrebbe il 95% dei consensi. Se la legge passasse cagnolini e gattini di meno di sei mesi non si troveranno più nei negozi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Londra potrebbe vietare nel 2019 la vendita di cuccioli di cane e gatto. La proposta di legge presentata è stata presentata lo scorso agosto dal governo, per contrastare il traffico illegale di questi animali. Secondo il governo il divieto otterrebbe il 95% dei consensi. Se la legge passasse cagnolini e gattini di meno di sei mesi non si troveranno più negli esercizi commerciali, ma si potranno trovare esclusivamente nei centri di accoglienza, come i canili, o negli allevamenti. La legge è conosciuta come "Lucy Law", in ricordo di un Cavalier King Charles Spaniel che è stato salvato da una fattoria in Galles nel 2013: la cagnetta aveva trascorso la maggior parte della sua vita in una gabbia, e non era più in grado di riprodursi perché le sue anche si erano ormai fuse tra loro per la mancanza di movimento. Alice Garner, dopo averla salvata, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui social network, che ha cambiato la percezione che gli inglesi avevano dei loro animali domestici.

"Stiamo proponendo di bandire le vendite tramite una terza parte di cagnolini e gattini in Inghilterra", aveva spiegato il ministero dell'Ambiente – "Questo impedirà ai negozi di animali o ad altri terzi venditori di vendere questi animali in Inghilerra a meno che non li abbiamo allevati loro". Secondo il Kennel Club, una sorta di anagrafe dei cuccioli appena nati,la proposta del governo è "un'iniziativa cruciale per contrastare la crudele fabbrica dei cuccioli. Impedirà a molti cani di soffrire e invierà un messaggio molto forte a chi vuole comprare i cani, che non è mai ok vendere un cucciolo in un altro ambiente che non sia quello in cui è nato ed è stato allevato e con la sua mamma", ha spiegato la segretaria del club, Caroline Kisko.

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