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Gran Bretagna, coca e sesso nel sommergibile: scandalo a luci rosse nella Marina

La Royal Navy si è trovata ancora una volta in imbarazzo quando il vicecomandante Len Louw, responsabile ingegneristico di uno dei quattro sottomarini che costituiscono il sistema di deterrenza nucleare del Regno Unito, è stato sorpreso ubriaco a bordo durante una missione molto delicata. Louw è stato obbligato ad abbandonare il sommergibile e sul suo comportamento è stata aperta un’inchiesta. Sullo stesso sottomarino nel 2017 era avvenuto un altro scandalo: nove membri erano risultati positivi alla cocaina durante una missione negli Stati Uniti. Inoltre, aveva fatto scalpore anche la scoperta di alcune relazioni sessuali tra comandanti e ufficiali.
A cura di Daniela Brucalossi
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Un altro scandalo ha travolto la Marina militare britannica. Il vicecomandante Len Louw, responsabile ingegneristico di uno dei quattro sottomarini che costituiscono il sistema di deterrenza nucleare del Regno Unito, è stato sorpreso ubriaco a bordo durante una missione molto delicata. Dopo una segnalazione ai superiori fatta da altri membri dell’equipaggio, Louw è stato obbligato ad abbandonare il sottomarino e sul suo comportamento è stata aperta un’inchiesta.

La vicenda è avvenuta a bordo del sottomarino nucleare HMS Vigilant, attraccato in quel momento nella base di Kings Bay nella contea di Camden County, in Georgia. Il vicecomandante si è presentato a bordo ancora sotto evidente effetto di alcol, mangiando da un cartoccio di pollo grigliato. I colleghi erano in fase di preparazione per una missione molto delicata: scaricare 16 missili da 60 tonnellate l’uno. Operazione che Louw avrebbe dovuto dirigere con la massima attenzione.
“Non era assolutamente in condizioni di essere responsabile di armi nucleari”, ha precisato una fonte che si trovava all’interno del sottomarino.
Per questo motivo, i superiori sono stati avvertiti delle condizioni del vicecomandante, che è stato costretto a lasciare il sottomarino e a tornare a Faslane, la sua base abituale in Scozia.
“Se la condotta di un membro dell’equipaggio non rispettasse gli alti standard che ci aspettiamo, non esiteremmo a prendere misure adeguate“, ha commentato un portavoce della Royal Navy. “Sebbene non commentiamo i dettagli, va precisato che ci sono numerosi controlli e procedure per tutelare la sicurezza nell’utilizzo di armi a bordo di tutti i sottomarini”.

Ma questo non è certo il primo scandalo che ha coinvolto il sottomarino HMS Vigilant e ha imbarazzato la Marina britannica: nel 2017 nove membri dell’equipaggio erano risultati positivi alla cocaina durante una missione negli Stati Uniti. Inoltre, aveva fatto scalpore anche la scoperta di alcune relazioni sessuali tra comandanti e ufficiali.

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