Gran Bretagna, Boris Johnson riapre tutto dal 19 luglio nonostante la variante Delta
Dovrebbe arrivare questo pomeriggio l'annuncio di Boris Johnson sulla fine delle restrizioni anti Covid in Gran Bretagna. Secondo quanto riportato dal Guardian infatti il premier britannico esporrà in una conferenza stampa quelle che saranno le nuove disposizioni per i cittadini britannici a partire dal 19 luglio prossimo, considerato il "Freedom Day". Ad oggi circa l'86% degli adulti ha ricevuto la prima dose di vaccino.
Diverse le misure che andranno a influenzare in maniera netta la vita dei cittadini, a partire dall'utilizzo delle mascherine che diventeranno obbligatorie, secondo quanto anticipato dal quotidiano, solo in ospedale e in strutture sanitarie. Mentre nei negozi o nelle altre strutture al chiuso, o sui mezzi pubblici, non sarà più obbligatorio indossarla così come sparirà la regola sul distanziamento sociale. Anche la raccomandazione dello smart working cadrà. Le persone immunizzate invece dovrebbero poter viaggiare nei Paesi consentiti senza quarantena al rientro. Niente quarantena anche per gli immunizzati che sono stati in contatto con una persona positiva.
L'obiettivo di Johnson è "restaurare le libertà del popolo" ma la sua decisione si scontra nettamente sia col parere della comunità scientifica sia con i numeri dei contagi registrati fino ad ora. Secondo gli esperti infatti, riaprire significherebbe letteralmente "costruire nuove fabbriche di varianti": i nuovi casi di Covid riconducibili alla variante Delta individuati finora nel Paese sono 161,981 casi, di cui il 46% solo nell'ultima settimana. Le uniche parole di fiducia giungono da Jenny Harries, a capo della Uk Health Security Agency: "Anche se i contagi stanno aumentando, non stiamo assistendo a una crescita proporzionale dei ricoveri. I dati confermano il successo della campagna vaccinale condotta fino a ora e dimostrano chiaramente l'importanza di ricevere entrambe le dosi di vaccino".