video suggerito
video suggerito

Governo compatto: “Senza Onu l’Italia non partecipa a intervento in Siria”

Sia Emma Bonino che Mario Mauro ribadiscono la necessità di un via libera delle Nazioni Unite per un eventuale intervento militare in Siria.
A cura di Redazione
30 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo che ieri il Presidente del Consiglio Enrico Letta aveva ribadito la necessità di un coinvolgimento delle Nazioni Unite per la soluzione della spinosa questione siriana (fonti non confermate parlano poi di un diniego all'utilizzo delle basi sul nostro suolo), tocca ad Emma Bonino e Mario Mauro spiegare all'opinione pubblica quale sarà la linea dell'esecutivo. Il ministro degli Esteri, che ieri aveva parlato alle commissioni Esteri riunite di Camera e Senato, è intervenuta a Radio anch'io per chiarire alcuni concetti.

"Solo il Consiglio di sicurezza dell'Onu può prendersi la responsabilità di un intervento militare", ha precisato Bonino, spiegando inoltre che "anche se una eventuale risoluzione autorizzasse un intervento, ciò non implicherebbe un automatico via libera italiano all'uso delle basi". In sostanza, "nessun automatismo nella concessione delle basi" che dovrebbe comunque essere discusso in un "serio dibattito parlamentare". L'unica concessione che Bonino fa alla linea Gb – Usa è in chiusura: "Capiamo le ragioni che spingono alcuni paesi a voler dare un avvertimento muscoloso, ma riteniamo che la decisione spetti all'Onu, anche per la condizione di estrema complessità della regione e le possibili reazioni di altre potenze".

Sulla stessa linea il ministro della Difesa Mario Mauro, il quale in una intervista all'Avvenire spiega: "Per chiarezza va detto che fino ad oggi nessuno ci ha chiesto l'utilizzo delle basi, ma in ogni caso le decisioni verranno prese con un atto di collegialità del governo e sottoposta al vaglio del Parlamento". In ogni caso, bisogna considerare che "i nostri militari sono già fortemente impegnati in altri scenari, in Libano, in Libia, in Kosovo, in Afghanistan, dunque "non ci sono spazi perché l'Italia prenda parte attivamente ad una nuova azione militare".

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views