Google+1: questo il vero nome di Google Me, il social network di BigG
Malgrado da Mountain View si ostinino a trattarlo come un segreto di stato coperto dal più fitto e inestricabile dei misteri, che Google stia progettando un social network è noto pure ai i pesci in fondo al mare, agli aborigeni australiani, ai neonati, e persino alla tribù Mapuche in Patagonia è capitato di ascoltare qualche rumors in proposito. Eppure niente, se si prova a chiedere a Page & Brin del social network in cantiere fanno quella faccia da sit-com statunitense come per dire "Ma quale social network? Noi, un social network! Ma come vi viene in mente?".
Per molto tempo si è parlato del progetto Google Me ma, forse, i fondatori del colosso americano non hanno gradito che la notizia si diffondesse tanto in fretta e, perciò, hanno cambiato rotta, a partire dal nome. Fonti certe confermano che il nome in codice attualmente usato per il social network di BigG è Emerald Sea. Per qualche ora c'è stata un po' di confusione, molti siti specializzati hanno parlato di Emerlad City, ma ormai è certo: il nome usato in questo momento per riferirsi al nuovo servizio di BigG è Mare Smeraldino, che in italiano non suona granché ma, se non altro, produce una bella immagine mentale.
In ogni caso, sono in molti a sostenere che questo non sarà il nome definitivo, e che sia già stato superato da una new entry: Google+1 (Plus One), dove per "plus one" si intende non solo una funzionalità specifica del servizio in cantiere (come il "Mi Piace" di Facebook o il "Re-tweet" di Twitter) ma si vorrebbe anche veicolare l'idea che in Internet non si è mai soli.
Al momento, Google+1 dovrebbe avere l'aspetto di una toolbar presente su diversi servizi offerti dalla compagnia di Mountain View, le fonti disponibili, però, non concordano sulla configurazione di questo nuovo strumento rispetto a Chrome: potrebbe essere completamente integrato nel browser e venire presentato, almeno all'inizio, come semplice estensione dello stesso. Il "+1", nei sogni di Page & Brin, dovrebbe diventare il nuovo "Facebook Like", un pulsante onnipresente in grado di colonizzare l'intero web, riportando tutto il traffico internet su Google e togliendo terreno al nemico di sempre.
Insomma, al di là delle molteplici incertezze, l'unica cosa che sappiamo essere vera al di là di ogni ragionevole dubbio è che BigG non vuole una seconda Caporetto, farà di tutto per evitare un Google Buzz 2, il ritorno e, di certo, non muoverà un passo prima di avere tra le mani un'idea vincente, magari non rivoluzionaria, ma abbastanza buona da consentirgli di tenere il fiato sul collo di Zuckerberg, così, tanto per fare in modo che non si rilassi troppo.
