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Google vicina alla chiusura dell’accordo con Groupon, l’acquisizione è alle porte

Fin dalla tarda serata di eri, tra le breaking news del settore hi tech capeggiava in grassetto le notizia che dava Google ormai vicinissima all’acquisto del…
A cura di Anna Coluccino
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Fin dalla tarda serata di eri, tra le breaking news del settore hi tech capeggiava in grassetto le notizia che dava Google ormai vicinissima all'acquisto del sito statunitense Groupon.

Forse in Italia il nome Groupon non richiama scenari di opulenza, ma per avere un'idea di quanto Mountain View sia determinata a portare a casa il risultato vi basti sapere che ha offerto la cifra da capogiro di 6 miliardi di dollari.

Se, a questo, aggiungete che con la stessa cifra avrebbe potuto provare a lanciare l'ennesima offerta d'acquisto a Twitter, capirete subito che le intenzioni di Google nei confronti di Groupon sono molto, molto serie. Non è da escludere, infatti, che il desiderio di mettere le mani sul sito dell'deal del giorno sia superiore a quello di risultare vincente nell'ennesima battaglia che vede schierati Facebook e Google in lotta per la conquista di Twitter.

Groupon è un'azienda nata nel 2008 con sede a Chicago, un'azienda che in due anni è riuscita a conquistare 150 mercati nordamericani e 100 mercati europei, asiatici e sudamericani. Ma quel che ha reso grande l'azienda statunitense è stata l'idea alla base del suo business: inviare ogni giorno, a ciascun cliente del gruppo, 200 offerte per l'acquisto di beni e servizi. La vendita di ciascun bene, però, può avere luogo solo quando l'articolo in questione raggiunge un tot di richieste d'acquisto, necessarie ad ottenere gli sconti e le promozioni segnalate.

In sostanza, Groupon incentiva all'acquisto collettivo, invita gli utenti a fare gruppo per poter risparmiare, e in un mondo in cui per essere trendy devi essere social l'idea di Groupon ci sembra dannatamente buona.

Considerano lo scalpitante avanzare di un nuovo modello di acquisto online social-oriented, Google non può farsi sfuggire un'idea così brillante e pienamente in linea con lo spirito del tempo.

Non stupisce, quindi, che Mountain View punti su Groupon prima ancora che su Twitter.

Del resto, anche Facebook punta tutto sui Facebook credits ed ogni grande social network che si rispetti, in questo momento, sta valutando diverse strategie di monetizzazione. Stavolta Mountain View non si è fatta battere sul tempo. Ha visto giusto e ha visto bene.

Non sono pochi gli addetti ai lavori a credere che l'offerta di Google sia sproporzionata al reale valore dell'azienda del deal del giorno, ma noi non siamo tra questi. Groupon vale tanto oro quanto pesa, perché la sua idea di acquisto collettivo è un'idea vincente. E Mountain View lo sa.

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