Gli USA: “Se non forniremo altri aiuti militari saremo responsabili della sconfitta dell’Ucraina”
Le massicce forniture di armamenti da parte degli alleati occidentali non sono bastate a permettere all'Ucraina di condurre una controffensiva di successo, ma l'attuale situazione di stallo potrebbe trasformarsi per Kiev in una sconfitta totale se gli aiuti militari – soprattutto americani – si ridurranno drasticamente. A dirlo Janet Yellen, segretario del Tesoro degli Stati Uniti, secondo cui gli Usa sarebbero responsabili del tracollo dell’Ucraina se la richiesta di finanziamento di Biden per aiutare Kiev fornendo armi e denaro non otterrà il via libera da parte del Congresso. Da quando i repubblicani hanno la maggioranza alla Camera non è stato più approvato nessun pacchetto di aiuti all’Ucraina chiesto dal presidente. "Siamo senza soldi e quasi senza tempo", aveva scritto Shalanda Young, direttrice del bilancio della Casa Bianca, in una lettera ai leader repubblicani e democratici pubblicata due giorni fa per esortarli a dire sì a un nuovo finanziamento per Kiev.
Che la situazione sia estremamente delicata lo dimostra anche la decisione del presidente ucraino Zelensky di annullare la sua partecipazione a un briefing in videoconferenza con la Camera e il Senato americani: l'annullamento è arrivato nel pieno dell'impasse sugli aiuti militari e a poche ore di distanza da un avvertimento molto esplicito da parte di Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, secondo cui vi è ormai un “grande rischio” di sconfitta ucraina senza il continuo sostegno degli Stati Uniti. "Sarà difficile mantenere le stesse posizioni e far sì che le persone sopravvivano davvero", ha aggiunto, in un'intervista rilasciata all'US Institute of Peace.
Dal 24 febbraio 2022 dagli USA 110miliardi $ di aiuti all'Ucraina
Dall’inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato più di 110 miliardi di dollari di aiuti militari ed economici all’Ucraina. L’amministrazione Biden, tuttavia, avverte da mesi che la maggior parte di quel denaro è già stata distribuita. Secondo Frederick Kagan, direttore del Critical Threats Project dell'American Enterprise Institute ed ex professore all'Accademia militare americana, i ritardi nei finanziamenti stanno già avendo conseguenze concrete sul campo di battaglia ucraino. Non solo la controffensiva estiva ha fallito, ma senza armi per Kiev sarà problematico anche difendere il territorio conservato. "Gli ucraini devono fare una scelta difficile", ha detto Kagan. "Se non sono sicuri di ottenere qualcos'altro dagli Stati Uniti, allora devono conservare ciò che hanno". Ciò di cui l’esercito ucraino avrebbe bisogno, ha aggiunto, sono carri armati, veicoli corazzati, aerei da combattimento, droni e armi a lungo raggio.
Think tank tedesco: "Rischio di una nuova guerra in Europa"
Nel frattempo in una nota il Consiglio tedesco per le relazioni estere ha scritto che "con le sue ambizioni imperiali, la Russia rappresenta la minaccia più grande e più urgente per i paesi della Nato. Una volta che gli intensi combattimenti in Ucraina si saranno conclusi, il regime di Mosca potrebbe aver bisogno di un minimo di sei-dieci anni per ricostituire le sue forze armate. Entro questo lasso di tempo, la Germania e la Nato devono consentire alle loro forze armate di agire come deterrente e, se necessario, combattere contro la Russia. Solo allora saranno in grado di ridurre il rischio che scoppi un’altra guerra in Europa".