Gli Usa dicono che non ci sono indicazioni di una minaccia nucleare imminente da parte della Russia
Gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione di una minaccia nucleare imminente da parte della Russia.
Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che nel corso di una conferenza stampa, ha cercato di abbassare i toni dopo che questa mattina il presidente Joe Biden aveva parlato del rischio di un "Armageddon nucleare".
Ma, a quanto pare, le sue parole non erano basate su informazioni di intelligence, ha aggiunto la portavoce.
Jean-Pierre ha precisato che gli Stati Uniti "non cambiano" la loro "postura nucleare", mentre, riguardo al presidente, ha espresso delle "preoccupazioni".
"I discorsi di Mosca sull'uso di armi nucleari sono da irresponsabili e non si possono fare senza subirne le conseguenze", ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca sottolineando che gli Stati Uniti non "si faranno intimidire dalla retorica di Putin".
Non è la prima volta che la Casa Bianca interviene per ridimensionare le parole di Biden.
Ieri, parlando durante un evento di raccolta fondi del partito democratico a New York, il presidente aveva dichiarato che per la prima volta dai tempi della crisi dei missili a Cuba c'è il rischio di un apocalisse nucleare.
"Abbiamo un uomo, lo conosco abbastanza bene", ha detto Biden. Putin "non scherza quando parla del potenziale uso di armi nucleari tattiche, o di armi chimiche o biologiche, perché il suo esercito è, diciamo, significativamente meno capace", ha continuato senza mezzi termini il presidente Usa.
E tutto ciò nonostante già martedì la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, avesse provato ad alleggerire le tensioni, sostenendo che agli Usa non risultava che Putin stesse accelerando verso la soluzione nucleare.