Gli ultimi momenti di Gilles Jacquier, il giornalista ucciso in Siria (VIDEO)
Siria, il momento dell'attacco a Homs
Nel corso dell'attacco ha perso la vita il giornalista francese Gilles Jacquier
Gilles Jacquier, il reporter e cameraman ucciso ieri a Homs, è il primo giornalista occidentale a perdere la vita in Siria da quando sono iniziate le rivolte contro il regime di Assad. Il video ci mostra i tragici momenti dell’attacco a Homs, quando il giornalista francese si trovava con altri colleghi nella città epicentro degli scontri degli ultimi tempi. Un attacco a colpi di obice e mortaio in un clima di sirene, di persone riversate nelle strade, del corpo senza vita infilato in un taxi giallo, di urla e di paura. Dalle testimonianza delle altre persone presenti sul luogo dell’attacco è stata meglio ricostruita la circostanza che ha portato alla morte di Gilles Jacquier: il quotidiano francese “Le Figaro” ha raccolto il racconto di Mohammed Ballout, un giornalista franco libanese presente ieri a Homs.
Ero nel gruppo assieme a giornalisti della Cnn, Cbs e dell'Afp. Gilles Jacquier era accanto a Suor Marie Agnès, una religiosa libanese, organizzatrice del suo soggiorno in Siria, in compagnia del cameraman, di due giornalisti svizzeri, cinque belgi, due libanesi e un siriano. Insieme abbiamo cominciato a fare il giro di diversi ospedali nei quartieri che sono sotto il controllo dell'esercito. Verso le 15, il mio gruppo ha lasciato il settore alawita di Zahira. Poco dopo, davanti all'ospedale di Zahira si sono riuniti militanti pro-Assad. Hanno cominciato a scandire slogan favorevoli al regime. Passati alcuni minuti un razzo Rpg ha colpito il gruppo. Otto sostenitori del regime sono morti sul colpo, altri sono rimasti feriti. I giornalisti del gruppo di Jacquier sono accorsi per vedere quello che era successo.
Il reporter francese ha provato a cercare rifugio ma è stato travolto dall’esplosione di un obice ed è morto sul colpo.
Chi era Gilles Jacquier
Il Ministro degli Esteri francese ha chiesto che venga “fatta completa luce sulle circostanze” che hanno portato alla morte del giornalista così come ha fatto il capo della diplomazia europea, Catherine Asthon, sollecitando una rapida inchiesta per chiarire i fatti.