Gli Stati Uniti pronti a cambiare le attuali norme sulle mascherine a causa della variante Delta
La variante Delta (ex indiana) del Covid comincia a preoccupare anche gli Stati Uniti che, dopo l'accelerazione della campagna di vaccinazione e l'allentamento di alcune misure restrittive, stanno considerando la possibilità di sviluppare nuove linee guida sull'uso delle mascherine per far fronte alla diffusione della mutazione identificata per la prima volta in India qualche mese fa e che sarebbe fino al 60% più contagiosa delle altre al momento conosciute. Gli esperti hanno già previsto che entro il prossimo mese questo diventerà il ceppo dominante in tutto il Paese, come ha ricordato ieri il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). E con metà degli Stati ancora non completamente vaccinati, i medici mettono in guardia da una possibile ripresa dell'epidemia in autunno in concomitanza con il ritorno a scuola dei più giovani e al lavoro dei più grandi. E alcuni stanno già prendendo provvedimenti.
Secondo le ultime linee guida dei CDC, risalenti allo scorso maggio, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, i cosiddetti fully vaccinated, possono non indossare la mascherina al chiuso, all'aperto e in situazioni in cui non c'è assembramento. Ma ciò potrebbe presto cambiare, anche perché la variante Delta è già responsabile di un caso di Covid su cinque negli Stati Uniti, dove la sua diffusione è raddoppiata nelle ultime due settimane. Nella contea di Los Angeles, ad esempio, il ritmo della diffusione della mutazione ha spinto i funzionari a ripristinare l'obbligo delle mascherine per gli spazi interni pubblici, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. "Non vogliamo tornare alla situazione di qualche mese fa tra lockdown e restrizioni severe", ha detto il Barbara Ferrer, direttore della sanità pubblica della contea, aggiungendo: "Vogliamo rimanere sulla strada che stiamo percorrendo in questo momento, mantenendo la trasmissione del virus all'interno della comunità molto bassa".
Tuttavia, la buona notizia è che i vaccini attualmente disponibili negli Usa mostrano un alto livello di protezione proprio contro la variante Delta. Il vaccino Pfizer/BioNTech ha dimostrato di essere efficace all'88% contro le infezioni sintomatiche causate dalla variante Delta due settimane dopo la seconda dose, tuttavia coloro che hanno ricevuto una sola dose hanno una protezione significativamente inferiore, ed anche il vaccino Moderna è risultato funzionare contro le nuove mutazioni negli esperimenti effettuati in laboratorio, sempre dopo la somministrazione della seconda dose. Al momento, la variante Delta sta crescendo soprattutto in Stati come l'Alabama, dove meno del 32% della popolazione è pienamente vaccinato, contro ad esempio il 64% del Vermont. La situazione è molto simile nel vicino Mississippi, dove meno del 29% è pienamente vaccinato.