Gli scheletri di 14 migranti trovati su una barca ai Caraibi: “Erano a bordo da almeno due mesi”
Un pescatore ha segnalato una barca a circa 10 miglia nautiche al largo della costa del Rio San Juan con a bordo circa 14 scheletri. Secondo quanto reso noto dalle agenzie di stampa internazionali, le autorità avrebbero appurato che i resti sono di persone partite da diversi paesi africani. Si tratterebbe, secondo chi ha effettuato gli accertamenti, di 14 migranti. I resti non sono ancora stati rimossi per evitare situazioni di rischio per la salute.
Il pescatore che ha lanciato l'allarme avrebbe notato l'imbarcazione in mare. Con i corpi, sarebbero stati trovati anche alcuni documenti che attestano la provenienza delle vittime da paesi quali il Sudan e Mauritania. Quando i resti saranno recuperati, saranno trasportati presso l'Istituto nazionale di scienze forensi (Inacif).
Non è ancora chiaro quanto tempo sia trascorso prima che qualcuno avvistasse l'imbarcazione con a bordo le 14 vittime. Potrebbero essere passate diverse settimane, secondo chi sta portando avanti gli accertamenti. I migranti potrebbero aver passato a bordo della nave circa due mesi prima della tragica scoperta del pescatore.
Sulla barca, secondo quanto reso noto, sarebbero stati trovati anche gli effetti personali delle 14 persone a bordo. Tra gli oggetti rinvenuti, anche telefoni cellulari, caricabatterie, accessori e documenti di identità. Secondo Listin Diario, il principale periodico della Repubblica Dominicana, sarebbe stato trovato a bordo anche uno zaino contenente 12 confezioni di sostanza stupefacente, forse cocaina o eroina.
La sostanza stupefacente trovata sull'imbarcazione è stata consegnata agli organi competenti per tutte le analisi del caso mentre le autorità hanno annunciato di essere pronte a indagare ulteriormente su quanto accaduto alle 14 persone decedute. I documenti, secondo gli investigatori ora al lavoro, saranno fondamentali per ricostruire la storia dei 14 migranti trovati morti.