Gli offrono 800 dollari per scendere dall’aereo, lui rifiuta e lo trascinano giù: licenziati

Le agghiaccianti immagini del passeggero trascinato a forza fuori dall’aereo della United Airlines sono ancora vivide nelle menti di molte persone. La vicenda dell’espulsione forzata di David Dao, medico di 69 anni, dal volo Chicago-Louisville aveva fatto molto discutere non solo negli Stati Uniti. Ora sono arrivati i primi seri provvedimenti nei confronti dei responsabili: i quattro ufficiali che decisero di agire in quel modo, sono stati licenziati dalla polizia aeroportuale di Chicago perché avrebbero “frainteso una situazione non pericolosa”, vale a dire un problema di overbooking.
Era lo scorso aprile e il caso era esploso in tutto il mondo mettendo alla gogna il vettore americano che più volte aveva provato a scusarsi per riconquistare credibilità. La United Airlines aveva bisogno di portare a Louisville quattro membri di un altro equipaggio (quindi non era neanche esatto parlare di overbooking, perché non si è trattato di aver venduto più biglietti del previsto e di privilegiare un passeggero rispetto a un altro, ma di privilegiare un equipaggio rispetto a un passeggero). Servivano dunque quattro posti su quell’aerea. La compagnia offrì 400 euro a due passeggeri chi si fecero avanti. Poi, visto che nessun altro si alzava, si è prima raddoppiato il rimborso (portato a 800 dollari), quindi si estrasse a sorte (o meglio, sulla base di alcuni parametri come la frequenza di volo con la United Airlines e l’assenza di coincidenze successive) i nomi di chi avrebbe dovuto far posto ai membri dell’equipaggio. La scelta cadde sul medico, che però, dovendo lavorare il giorno dopo, rifiutò l’offerta. Gli agenti allora sollevarono con la forza per portarlo fuori. Il numero uno della compagnia Oscar Munoz chiese scusa a più ripreso per l’episodio, ma alla fine fu licenziato. Ed ora è toccato ai poliziotti.