Gli ippopotami di Pablo Escobar sono “una minaccia per la Colombia”: il governo lavora per trasferirli
Gli ippopotami eredità di Pablo Escobar potrebbero essere "un pericolo per la biodiversità della Colombia" secondo il governo, che sta pensando al loro trasferimento. Il narcotrafficante importò illegalmente gli ippopotami nella sua tenuta Hacienda Napoles nel dipartimento di Antioquia. Nel 1993, dopo il suo decesso, quattro esemplari (un maschio e tre femmine) sono fuggiti dalla tenuta e si sono stabiliti nel fiume Magdalena. Da soli hanno generato tra i 130 e i 160 ippopotami.
Dopo la morte di Escobar, le autorità trovarono nuove collocazioni per quasi tutti gli animali esotici portati illegalmente nella tenuta di lusso, tranne che per gli ippopotami "troppo difficili da trasportare". Gli animali sono quindi rimasti nei pressi del fiume Magdalena e da parte del governo non sono mai state neppure attuate o progettate politiche per la loro gestione.
Gli ippopotami in questione sono arrivati illegalmente da uno zoo statunitense e per 30 anni sono stati liberi di riprodursi e prosperare sul territorio colombiano. Secondo uno studio, potrebbero arrivare ad essere 1.500 esemplari solo nel giro di 15 anni.
Gli ippopotami sono considerati una delle specie invasive più grandi del mondo e non hanno predatori naturali in Colombia. Con il trascorrere del tempo, il loro impatto potrebbe essere ancora più nocivo per l'ambiente nel Paese. Per questo motivo il governo ne ha adesso predisposto il trasferimento verso altri Paesi dopo aver ricevuto le pressioni di scienziati ed esperti che hanno chiesto un rigido piano per la cura e la gestione degli animali.
Dovrebbero essere circa 70 gli esemplari che troveranno una nuova casa in Messico e in India. La vecchia tenuta di Pablo Escobar è oggi un parco tematico aperto al pubblico nel quale è possibile vedere diversi animali e la collezione di auto d'epoca del criminale colombiano.