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Gli hacker russi spiarono le e-mail di Hillary Clinton

L’account della candidata alla Casa Bianca era spiato da pirati informatici russi.
A cura di Davide Falcioni
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L'email privata di  Hillary Clinton, la stessa all'origine dello scandalo che sta danneggiando la campagna elettorale della candidata alla Casa Bianca – era da tempo nel mirino degli hacker russi. Dalle quasi 4 mila e-mail pubblicate nelle ultime ore dal Dipartimento di Stato statunitense, emerge come almeno cinque volte ci siano stati tentativi di violare le informazioni contenute nella posta dell'ex capo della diplomazia Usa.

Non è noto se la Clinton cliccò, almeno una volta, su uno degli allegati infettati, esponendo così informazioni anche riservata al rischio di essere rubate. La Clinton – si legge sui giornali statunitensi – nel 2011 ricevette le e-mail infette camuffate da contravvenzioni per eccesso di velocità. Nel corpo delle email si davano istruzioni per stampare gli allegati: una mossa – spiegano gli esperti – che se compiuta avrebbe dato ai pirati informatici il pieno controllo del computer dell'ex capo della diplomazia Usa. Una volta infettato il pc avrebbe quindi fornito informazioni ad almeno tre server  situati oltreoceano, compreso uno in Russia". La Clinton si è sempre difesa sostenendo che il suo account personale di posta elettronica era sicuro e inattaccabile.

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