Gli esperti: “I russi pronti a un nuovo attacco. Stessa strategia adottata in Siria e Cecenia”
Le forze russe sarebbero pronte a sferrare un nuovo attacco. A rivelarlo sono alcuni funzionari di Stato inglesi e gli esperti americani dell'Institute for The Study of War. I primi sostengono che i russi stiano utilizzando la stessa strategia adottata nel 2016 in Siria e nel 1999 in Cecenia. Quest'ultima consiste nel danneggiare le infrastrutture del Paese così da creare delle condizioni di vita insostenibili. Basti pensare che in alcune città, come Mariupol, la popolazione non ha più elettricità o gas. In questi giorni, la Russia ha infatti preso di mira le aree più popolate dell'Ucraina nel tentativo di demoralizzare il Paese: "La Russia ha già utilizzato tattiche simili in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016, impiegando munizioni sia aeree che terrestri", affermano i funzionari inglesi.
I russi starebbero programmando nuove operazioni
Secondo l'Institute for The Study of War, un ente americano con sede a Washington che fornisce analisi sulle questioni relative alla difesa e agli affari esteri, i russi si sarebbero "presi una pausa" così da poter programmare nuove operazioni militari. In particolare modo starebbero mirando a Kiev. Starebbero poi programmando nuovi attacchi a Kharkiv, Mykolayv e Odessa così da poter controllare i punti strategici del Paese. E proprio per questo motivo, la Russia starebbe deliberatamente violando il cessate il fuoco per i corridoi umanitari.
I russi violano il cessate il fuoco
I funzionari ucraini, affermando che i russi continuano a bombardare impendendo una evacuazione sicura dei civili. Il sindaco di Mariupol ha affermato che sabato notte gli aerei russi "sganciavano bombe su aree residenziali". Una violazione che, secondo l'Istituto americano, sarebbe voluto e dovuto alla volontà di avanzare verso il confine di Zaporizhya e che potrebbe portare presto a una caduta della città a causa soprattutto delle condizioni in cui versa. Nonostante la volontà di avanzare verso il confine questi continui bombardamenti, come sottolineato dagli esperti nel documento, non giustificano le violazioni umanitarie russe. Sempre oggi, domenica 6 marzo, un'altra violazione simile sarebbe avvenuta a Irpin dove sarebbero stati attaccati e uccisi diversi civili.
Cosa sta succedendo a Kiev e nelle altre città
Per il momento negli ultimi giorni, secondo l'Istituto americano, le forze russe non avrebbero condotto attacchi di rilievo contro le città di Kiev, Kharkiv o Mykolayiv. Starebbero preparando un'offensiva contro Mykolayiv e degli attacchi via mare che potrebbero verificarsi vicino a Odessa. Per quanto riguarda Kiev, starebbero sostenendo le truppe vicino a Chernihiv e Sumy e starebbero creando una specie di base per arei a Ivankiv così da circondare la capitale da ovest, nord-est ed est.
A Kharkiv starebbero portando avanti un'offensiva via aerea: starebbero infatti utilizzando soprattutto razzi e missili cercando così di prendere tempo per prepararsi poi a un futuro assalto via terra. Secondo lo Stato maggiore ucraino, l'esercito russo era pronto a condurre delle operazioni verso Kharkiv proprio il 5 marzo. Le forze ucraine sarebbero però riuscite a rispondere con una controffensiva che avrebbe danneggiato alcune unità russe. Proprio i soldati ucraini hanno pubblicato un video di una colonna corazzata russa che sarebbe stata distrutta in questo raid.
La situazione a Kherson
L'esercito infine continua a consolidare il suo controllo sulla città di Kherson. Qui, spiega l'Istituto, il 5 marzo è stata indetta una protesta contro la presenza dei russi: l'esercito non avrebbe represso in alcun modo la manifestazione anche se gli esperti non escludono che, nei prossimi giorni, potrebbero esserci episodi di violenza nei confronti dei cittadini. Per quanto riguarda gli attacchi via mare, lo Stato maggiore ucraino ha spiegato che sono stati avvistati alcuni soldati mentre caricavano delle grandi navi. L'ipotesi è che si stiano preparando ad attaccare Odessa o alcuni territori vicini.