video suggerito
video suggerito

“Gli attentatori di Boston volevano colpire anche New York”

Secondo gli inquirenti, tre giorni dopo la strage della maratona, i fratelli Tsarnaev avevano a disposizione ancora 6 bombe artigianali e avevano deciso di farle esplodere a Times Square.
A cura di Biagio Chiariello
86 CONDIVISIONI
Immagine

Il folle piano di sangue e terrore dei fratelli Tsarnaev non prevedeva solo la maratona di Boston, dove sono morte 3 persone e oltre 200 sono rimaste ferite. I due presunti attentatori volevano colpire anche Times Square, nel centro di Manhattan a New York. Lo affermano fonti investigative, precisando che a parlare dell'intenzione di attaccare il cuore della Grande Mela sarebbe stato Dzhokhar, 19 anni, l'unico dei due ancora in vita, nel corso di uno dei suoi interrogatori in ospedale. Una decisione presa in maniera "unanime", mentre "erano in macchina”. In tutto i fratelli ceceni avevano altri sei ordigni, uno ricavato da una pentola a pressione imbottita di esplosivo come quelle esplose a Boston e altre 5 bombe artigianali. Lo ha detto il capo della polizia di New York, Ray Kelly, come scrive Bloomberg.

Dzhokhar Tsarnaev – ha continuato Bloomberg – dal suo letto d'ospedale ha spiegato agli investigatori che insieme al fratello avevano discusso di recarsi a New York e di fare detonare gli altri esplosivi che avevano. Il commissario di polizia ha riferito che i due sospetti avevano ancora una bomba con pentola a pressione e cinque tubi-bomba che volevano fare esplodere. Tsarnaev si era recato a New York almeno una volta lo scorso autunno e c'è una foto che lo ritrae proprio a Times Square.

Va comunque detto che le stesse fonti investigative hanno specificato che il piano degli Dzhokhar di attaccare Times Square era “al massimo un’aspirazione“. Nel frattempo, emergono nuovi particolari sulle indagini dell'attentato alla maratona di Boston: gli investigatori hanno evidenziato che le bombe sono stati attivati da telecomandi dello stesso tipo di quelli utilizzati dalle macchinine radio-comandate. Secondo quanto rivelato dalla polizia, i due fratelli hanno imparato a fabbricare gli ordigni leggendo Inspire, il magazine online curato dal predicatore americano-yemenita Anwar al-Awlaki, tra i capi di al-Qaeda.

86 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views