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Gli americani possiedono quasi la metà delle armi private del mondo

Secondo un report della Brookings Institution quasi la metà delle armi private che circolano nel mondo si trovano negli Stati Uniti.
A cura di Antonio Palma
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Periodicamente negli Stati Uniti si ritorna a parlare dell'elevato uso di armi private tra la popolazione civile a seguito di sparatore in strada o purtroppo anche in edifici pubblici come le scuole con stragi di innocenti che pongono all'attenzione dell'opinione pubblica il problema. Del resto come conferma un nuovo report della Brookings Institution, un'organizzazione non profit americana impegnata in ricerche sociali, quasi la metà delle armi private che circolano nel mondo si trovano negli Stati Uniti dove leggi compiacenti e una lobby molto attiva tra i politici statunitensi ha creato un mercato molto florido. Se infatti nel 1994 in America circolavano circa 200 milioni di armi di proprietà privata, oggi quel numero è aumentato a dismisura e si calcola sia arrivato tra i 270 milioni e 300 milioni di armi.

Il report firmato da Matt Bennett e intitolato The Promise elenca una serie di dati statistici impressionanti sull'uso delle armi negli Stati uniti. Si calcola ad esempio che quasi cento milioni di adulti americani vivano in una casa con una pistola, che ogni anno ci siano più di 10 morti per arma da fuoco ogni 100mila abitanti e circa seicento sparatorie accidentali avvengono ogni anno, senza contare i morti. Bassa anche l'età delle persone che commettono crimini con armi da fuoco. Come rivela il rapporto l'età più comune è 19 anni, seguono i ventenni e i 18enni nonostante in molti stati le norme vietino di vendere pistole e munizioni a minori di 21 anni.

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