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Guerra in Ucraina

Gli 007 ucraini: “L’Fsb russo è stato incaricato di uccidere Prigozhin”

Lo ha riferito il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov,. “Riusciranno ad eseguire l’ordine? Avranno il coraggio di eseguire quell’ordine?”, si è chiesto. Intanto il Washington Post: “Incombe minaccia Mosca, ma Gruppo Wagner continua a fare affari”
A cura di Biagio Chiariello
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Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, (Fsb) è stato incaricato di eliminare il leader della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo l'insurrezione (fallita) delle sue truppe durante dello scorso fine settimana verso Mosca. Lo ha riferito il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, nel corso di un'intervista a “The War Zone”, citata dall’agenzia Ukrinform.

"Sappiamo che l'Fsb è stato incaricato di assassinare Prigozhin. Riusciranno a farlo? Vedremo con il tempo…", ha detto Budanov. "Tutti i potenziali tentativi di assassinio non saranno veloci. Ci vorrà del tempo per avere approcci adeguati e raggiungere la fase in cui essere pronti per un'operazione enorme”, ha sottolineato ancora il leader degli 007 di Kiev.

“Ma ancora una volta, vorrei sottolineare che è una grande domanda aperta. Riusciranno ad eseguire l'ordine? Avranno il coraggio di eseguire quell'ordine?", si è chiesto, in conclusione, concluso Budanov.

Prigozhin è in Bielorussia

Al momento Prigozhin e i suoi sarebbero a Minsk, ospiti del leader bielorusso Alexander Lukashenko. Ma, stando a quanto riportato da Budanov, il capo dei mercenari non avrebbe intenzione di far restare a lungo la Wagner in Bielorussia.

Piuttosto pare voglia creare una sorta di centro militare nell'ex repubblica sovietica a fini logistici e di reclutamento. "E quello che accadrà dopo è che la maggior parte del personale che era precedentemente impegnata nei combattimenti in Ucraina sarà gradualmente trasferita in Africa per continuare le operazioni lì", ha concluso Budanov.

Washington Post: "Gruppo Wagner continua a fare affari, ma Putin incombe"

"Mentre Mosca decide cosa fare" con Prigozhin e il suo esercito, intanto in Siria "resta in vigore una sorta di tacito status quo", con l'ormai ex fidato di Putin che continua a fare affari, grazie anche al flusso di entrate generato dalla protezione di siti redditizi come giacimenti petroliferi e miniere d'oro. Ma il futuro del gruppo in Siria "appare in bilico", scrive il Washington Post, e gli osservatori guardano ai prossimi passi di Mosca per capire quale futuro avrà il gruppo Wagner nel Paese arabo.

"La Wagner è ancora dispiegata in aree ricche di risorse dove le forze del presidente siriano, Bashar al-Assad, hanno nominalmente il controllo, ma fanno affidamento sull'aiuto delle unità militari e di polizia russe", hanno osservato Anna Borshchevskaya, Ben Fishman e Andrew Tabler del Washington Institute for Near East Policy, in un recente rapporto.

"Queste includono i più grandi giacimenti di gas naturale e petrolio della Siria (Shaer, al-Mahr, Jazar e Jihar), dove notizie indicano che la Wagner abbia utilizzato una società di comodo chiamata Evro Polis per ricevere fino a un quarto dei profitti della produzione – scrivono gli analisti – Il regime di Assad apparentemente ha concesso a Wagner questa quota perché il gruppo ha riconquistato i giacimenti dallo Stato islamico e ha continuato a proteggerli dalle incursioni dell'opposizione. Qualsiasi cambiamento in questo accordo rivelerebbe molto sull'equilibrio del controllo russo in Siria".

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