Giurato posta sui social durante l’udienza, processo per omicidio rischia di saltare
L'abitudine di postare quotidianamente i propri pensieri e sensazioni sui social ormai riguarda milioni di persone nel mondo ma no sempre è una buona idea soprattutto quando si assumono incarichi molto delicati . Lo sa bene un giudice popolare australiano che a causa della sua abitudine di postare ogni giorno suo profilo instagram ha rischiato di mandare a monte un processo per omicidio a pochi giorni dal verdetto. Protagonista della vicenda è una donna nominata a fare parte della giuria nel processo contro il 30enne Gable Tostee, accusato di aver ucciso una ragazza neozelandese di 26 anni, Warriena Wright, che aveva conosciuto pochi giorni prima in chat su Tinder.
Dopo aver scoperto il suo profilo, seguito da oltre duemila persone, l'avvocato difensore infatti aveva chiesto l'annullamento dell'intero processo perché la donna riferiva online dei suoi stati d'animo durante le pause delle udienze quando invece no è possibile per legge comunicare in alcun modo con l'esterno. alla fine, dopo due ore di camera di consiglio, il giudice ha stabilito che i commenti no rivelavano nula del processo e quindi ha giudicato il verdetto valido. "Lasciare qualsiasi commento sui social media è decisamente pericoloso, perché abbiamo a che fare con la vita di un giovane uomo e della sua famiglia e, la cosa ancora più importante, con una morte di una giovane ragazza" ha spiegato il giudice redarguendo la Giurata.
Per la donna un pericolo scampato visto che se fosse stata riconosciuta colpevole di rivelazioni segrete della giuria, non solo avrebbe compromesso il processo ma sarebbe stata imputata per ostacolo al corso della giustizia che prevede una condanna di due anni di carcere. Alla fine però il processo si è concluso senza altri ritardi e l'imputato è stato dichiarato non colpevole.